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Alla ricerca di storie di crescita nel lungo termine

L’incremento degli utili aziendali rallenta ma non si interrompe, in AllianceBernstein puntano sui titoli sottovalutati dal punto di vista del potenziale di crescita a lungo termine

di Redazione 15 Maggio 2019 07:00

Gli utili aziendali si trovano a dover affrontare diversi ostacoli in questo 2019, tra l’acuirsi della guerra dei dazi tra Cina e Stati Uniti e i timori di un rallentamento delle economie, ma Mark Phelps, gestore di AB Concentrated Global Equity Portfolio di AllianceBernstein, ritiene che le prospettive non siano poi così negative. E’ vero, spiega, che la crescita degli utili sta rallentando, specialmente negli Usa, ma in molti settori a livello globale ci sono società che vedono ancora aumentare i profitti e questo è uno scenario positivo per l’azionario. Per il 2019 prevede che gli utili a livello globale aumenteranno tra il 5 e l’8%: la crescita degli utili rallenta, dunque, ma non si ferma e il calo dei mercati del 2018 ha dopotutto reso le valutazioni più attraenti rispetto a un anno fa.

VOLATILITÀ DESTINATA AD AUMENTARE


Negli ultimi anni gli investitori si sono abituati a un livello di volatilità eccezionalmente basso. Phelps ricorda che storicamente i mercati azionari correggono di un 10% in media ogni otto mesi, è quello che è accaduto nel febbraio e nell’ottobre dello scorso anno, e a un investitore esperto di lungo periodo la volatilità fornisce opportunità di acquisto senza ridurre necessariamente i rendimenti. “E’ da prevedere ulteriore volatilità via via che ci allontaneremo dal quantitative easing e da scenari di denaro a buon mercato”, sottolinea. “Noi non cerchiamo di fare market timing, ma siamo lieti di mantenere liquidità fino al 10% del portafoglio per cercare punti di entrata interessanti in titoli di aziende di elevata qualità con solidi fondamentali di lungo periodo”.

QUALI AZIONI PER IL 2019


Guardando al 2019 e oltre, in AllianceBernstein valutano con attenzione gli effetti dell'inflazione sui costi di produzione, per evitare società che potrebbero generare sorprese negative sugli utili. Le aziende con un forte potere di determinazione dei prezzi potrebbero potenzialmente compensare le pressioni inflazionistiche, caratteristica che viene presa in forte considerazione nei modelli di valutazione. Ma per Phelps la migliore strategia di investimento è individuare le aziende che hanno il potenziale per generare una crescita annua dei profitti del 10% o più nei successivi cinque anni. “Anche nei periodi migliori sono veramente poche le aziende in grado di farlo, ma quelle che ci riescono tendono a sovraperformare il mercato nel tempo”, sottolinea Phelps. “Riteniamo che l’individuare le società con il potenziale di generare una crescita consistente degli utili tra le tensioni commerciali e la persistente incertezza dei mercati azionari globali rappresenti una ricetta per il successo nel lungo periodo”.

UN APPROCCIO CHE PRIVILEGIA IL POTENZIALE DI CRESCITA


Il team di gestiore di AB Concentrated Global Equity Portfolio di AllianceBernstein ricerca aziende di elevato livello, in genere leader di mercato, con flussi di ricavi prevedibili e ricorrenti. Il concetto di “high quality growth”, “crescita di elevata qualità”, identifica le aziende con un management efficiente, driver di crescita dei volumi, franchising dominanti ed elevate barriere all’entrata. “Preferiamo business meno ciclici, con una base clienti poco concentrata e un basso rischio normativo e regolatorio”, spiega Phelps. Per poter essere inserite in portafoglio, queste aziende devono dimostrare anche disciplina nell’utilizzo dei capitali, riscontrabile in bilanci solidi.

Utili e rendimenti: occhio al mix di prodotti delle aziende


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UN FONDO MOLTO CONCENTRATO


Questa strategia di investimento trova attuazione in AB Concentrated Global Equity Portfolio, un fondo azionario che si è guadagnato le cinque stelle di Morningstar. Il suo portafoglio è concentrato su circa 35 titoli, individuati grazie a una ricerca intensiva di tipo bottom-up; per determinare il valore relativo di un titolo e la sua ponderazione in portafoglio viene applicata una valutazione su più livelli, scontando ad oggi le previsioni sugli utili a cinque anni e i rapporti prezzo/utili previsti. Nonostante la sua esposizione concentrata su un numero ristretto di titoli, il fondo ha dimostrato nel tempo di saper associare la generazione di sovraperformance, ad una volatilità più contenuta rispetto all’indice, ottenuta grazie all’attenta selezione dei titoli più solidi e con prospettive di crescita sostenibili.
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