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La giornata dei mercati

Le Borse europee vicino ai minimi di seduta nel finale, Milano sotto 24.000 punti

L’azionario del vecchio continente non riesce a dar seguito al rialzo di ieri dopo un dato rivisto più forte delle attese sul PIL americano che ha alimentato i timori di una stretta monetaria più forte e duratura

di Virgilio Chelli Aggiornato al 22/12/2022 17:35
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22/12/2022 17:35


L’azionario europeo finisce in ribasso di oltre un punto percentuale agli ultimi scambi appesantito dalla revisione al rialzo del dato sul PIL americano nel terzo trimestre al 3,2% dalla precedente lettura del 2,9%, che potrebbe rafforzare la determinazione della Fed a contrastare l’inflazione raffreddando l’economia con una stretta monetaria prolungata.

Gli indici delle principali piazze del vecchio continente viaggiano in rosso di oltre un punto percentuale con Milano che scivola sotto i 24.000 punti dell’FTSE Mib, di fatto annullando i rialzi superiori all’un per cento messi a segno ieri, nella miglior seduta da oltre un mese. In ribasso soprattutto i titoli ciclici legati ai consumi mentre tengono gli energetici, ance se ben sotto i massimi della mattinata.

Intanto si raffredda il recupero del prezzo del petrolio con il WTI che si allontana dagli 80 dollari al barile, mentre il dollaro recupera qualcosa contro euro e i rendimenti dei principali titoli di Stato sono poco mossi, con quello del BTP in lieve rialzo al 4,47% in un movimento analogo a quello del Bund tedesco.

22/12/2022 16:20


L’azionario europeo accelera in ribasso dopo un’apertura in netto calo di Wall Street, l’umore degli investitori è appesantito dalla revisione al rialzo del dato sul PIL americano nel terzo trimestre al 3,2% dalla precedente lettura del 2,9%, che potrebbe rafforzare la determinazione della Fed a contrastare l’inflazione raffreddando l’economia.

Gli indici delle principali piazze del vecchio continente viaggiano in rosso di oltre un punto percentuale con Milano che scivola sotto i 24.000 punti dell’FTSE Mib, mentre in USA il Nasdaq perde oltre il 2%. Vengono così di fatto annullati i rialzi superiori all’un per cento messi a segno ieri, nella miglior seduta da oltre un mese. In ribasso soprattutto i titoli ciclici legati ai consumi.

Intanto continua il recupero del prezzo del petrolio con il WTI che si avvicina agli 80 dollari al barile, mentre il dollaro recupera contro euro e i rendimenti dei principali titoli di Stato sono poco mossi, con quello del BTP in lieve rialzo al 4,48% in un movimento analogo a quello del Bund tedesco.

22/12/2022 12:45


L’azionario europeo annulla i modesti guadagni dell’apertura e scambia appena sotto la parità a metà seduta, non riuscendo a sostenere rialzi superiori all’un per cento messi a segno ieri, nella miglior seduta da oltre un mese. A guidare il movimento in ribasso i titoli ciclici legati ai consumi mentre continuano a viaggiare in territorio positivo gli energetici sostenuti dal prezzo del petrolio. Sull’umore degli investitori continuano a pesare i timori per gli alti tassi di interesse e la performance debole dell’economia. Tra oggi e domani non sono in arrivo dati o notizie importanti e in grado di muovere il mercato, che sembra destinato a restare incolore. Anche a Wall Street i futures sui principali indici si muovono sotto la parità.

A Milano l’indice FTSE MIB fa appena meglio delle alter piazza europee e si muove appena sotto la parità intorno a quota 24.100 punti. A livello di singoli titoli, Saipem in deciso rialzo guida i guadagni grazie al prezzo del petrolio in rialzo, seguita da Tenaris, Diasorin, Hera e Eni, mentre viaggiano in rosso Iveco Group e STMicroelectronics.

Intanto i prezzi del gas naturale in Europa continuano il movimento al ribasso per il quinto giorno consecutivo, dopo l’accordo sul price cap raggiunto dai partner UE, con la scadenza a dicembre appena sopra i 92 euro per MWh, ai minimi da oltre sei mesi.
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