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Previsioni mercati 2023

I grandi Mercati Emergenti verso un 2023 tra luci ed ombre

Il team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management analizza le prospettive economiche e di mercato di Cina, India, Brasile e Turchia, alle prese con problematiche diversificate

di Virgilio Chelli 21 Dicembre 2022 19:00
financialounge -  mercati mercati emergenti Raiffeisen Capital Management

Il recente sentiment positivo su politica monetaria e dati sull'inflazione dell’azionario si è riflesso anche sui mercati dei tassi d'interesse. L'aumento dei rendimenti è rallentato e sostituito da una pressione al ribasso. Ma le curve dei tassi di molti paesi, come USA o Germania, sono ancora invertite, vale a dire tassi sulle scadenze a breve più alti di quelli a lungo termine. Questo in passato era considerato un indicatore anticipatore di un crollo della performance economica. Mentre i mercati considerano possibile una recessione in Europa, il consensus attualmente prevede un cosiddetto "atterraggio morbido" per gli USA, cioè solo un rallentamento.

DIMINUITA L’AVVERSIONE AL RISCHIO


Nel suo Aggiornamento sui Mercati Emergenti, il team CEE & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management nota che fino all'autunno i mercati dei capitali si sono trovati di fronte sfide importanti, come le oscillazioni dei prezzi dell'energia, l’inflazione persistentemente alta, l’aggressivo ciclo di rialzi dei tassi delle grandi banche centrali e le turbolenze geopolitiche. I timori di imminente recessione o stagflazione hanno peggiorato il sentiment e portato a pesanti perdite sui mercati azionari e obbligazionari. Ma nelle ultime settimane il quadro è cambiato e la situazione è migliorata, l'avversione al rischio è diminuita e la stagione degli utili ha mostrato che la maggior parte delle aziende continua a presentare risultati solidi e che l’inflazione finora non ha pesato considerevolmente.

IN CINA L’IMMOBILIARE PRIMA PREOCCUPAZIONE


Fatta questa premessa, il Team di Raiffeisen passa a esaminare il quadro dei principali Mercati Emergenti a partire dalla Cina, dove il settore immobiliare resta la preoccupazione principale. Il Paese si trova in una nuova fase della lotta alla pandemia grazie all'aumento della copertura vaccinale e alle varianti più miti. Questo implica un abbandono della rigida strategia "Covid zero". Singole città come Guangzhou o Zhengzhou hanno annunciato l'allentamento dei lockdown, ma il percorso verso una completa riapertura dell'economia potrebbe essere ancora travagliato durante i mesi invernali.

PRODUZIONE INDUSTRIALE SU LIVELLI SOLIDI


In questo quadro, il settore immobiliare resta la preoccupazione principale. La potenziale apertura dell'economia fa sperare nella fine della cautela dei consumatori. La produzione industriale si è mantenuta su livelli solidi ma è calata leggermente a novembre, e la domanda dell'industria pesante è stata forte. Gli investimenti in infrastrutture hanno continuato un andamento positivo grazie alle politiche di supporto ma l’immobiliare resta la preoccupazione principale.

IN INDIA ROBUSTI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI


Nonostante le ulteriori misure di sostegno, le vendite sono scese, non da ultimo per l'aumento dei casi di Covid. L’attenzione della politica si concentra ancora di più sulla prevenzione di un drastico calo dei prezzi nel settore immobiliare, e secondo il Team di Raiffeisen nei prossimi mesi sono anche possibili interventi dello Stato nel settore. In India i segnali sono contrastanti per i prossimi mesi. L'inflazione rimane persistentemente elevata, frenando la domanda interna, ma gli investimenti diretti esteri rimangono robusti.

INFLAZIONE ELEVATA INSIEME A TASSI ALTI


Come molte altre economie, anche quella indiana nel terzo trimestre è cresciuta meno che in passato, registrando comunque ancora un solido +6,3% annuo. La domanda nei settori energia e cemento è stata solida, ma nei servizi pubblici si è indebolita. Il settore si è ripreso gradualmente negli ultimi mesi, dopo la revoca delle misure di lockdown, ma l'inflazione è rimasta elevata e, insieme all'aumento dei tassi d’interesse, ha frenato la domanda interna. L'aumento dei costi dei materiali si è riflesso in un calo degli utili aziendali.

IN BRASILE ASPETTATIVE RIVISTE AL RIBASSO


Il calo della redditività delle aziende e la politica monetaria restrittiva gettano un'ombra sul futuro, con il rallentamento della crescita globale che può portare a un calo delle esportazioni. Ma Raiffeisen sottolinea che gli investimenti diretti esteri restano solidi, con numerose aziende straniere che vogliono espandere le attività in India. In Brasile le aspettative vengono riviste al ribasso per il 2023, dopo la deludente crescita economica del terzo trimestre, mentre anche il risultato delle elezioni sta causando incertezza sui mercati.

CRESCITA POSITIVA SOPRATTUTTO NEI SERVIZI


Una crescita positiva è arrivata però dai consumi e soprattutto dai servizi, che sono addirittura il 12% sopra i livelli pre-pandemia. Per l'anno prossimo, il governo ha rivisto al ribasso le aspettative di crescita, al 2,1% sulla base del peggioramento delle prospettive globali, frenate dai forti aumenti dei tassi d’interesse. Inoltre, gli effetti di apertura si stanno indebolendo e le misure a breve termine, come la sospensione delle imposte per i servizi pubblici, sono in scadenza.

INCERTEZZE DOPO L’ELEZIONE DI LULA


Anche l’elezione di Lula alla presidenza ha causato incertezze sui mercati, l’azionario della più grande economia dell'America Latina ha registrato perdite a novembre con in particolare il calo i settori della tecnologia medica e dei consumi ciclici. L'andamento di materie prime, immobiliare e telecomunicazioni è stato più robusto. L'aumento dell'avversione al rischio può essere attribuito secondo Raiffeisen alle incertezze relative alla futura composizione del governo e alle possibili imminenti riforme. Il programma di Lula aveva chiaramente dato priorità all'aumento della spesa sociale senza menzionare misure fiscali, suggerendo un aumento del debito pubblico.

TURCHIA VERSO UN AUMENTO DEGLI SQUILIBRI


Infine la Turchia, dove il 2023 sarà all’insegna delle elezioni. Il quadro attuale non è positivo, con un tasso di inflazione superiore all'80% e un tasso di interesse di riferimento a una sola cifra per la prima volta in due anni. L'economia è cresciuta di quasi il quattro per cento nel terzo trimestre, grazie al taglio del tasso di riferimento nonostante l’inflazione elevata. Le elezioni parlamentari si terranno a giugno, probabilmente con misure di sbarramento per i partiti più piccoli. Prima del voto, Raiffeisen prevede misure di politica fiscale che potrebbero portare a un aumento degli squilibri macro, con anche un aumento dei salari minimi In programma.
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