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La giornata dei mercati

Le Borse europee rallentano nel finale dopo fiammata su dato inflazione USA

I principali indici si avviano a chiudere in rialzo ma sotto i massimi toccati sull’onda del dato in frenata per il quinto mese consecutivo. Ora l’attenzione si sposta sulle decisioni della Fed che saranno annunciate domani

di Virgilio Chelli Aggiornato al 13/12/2022 17:30
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13/12/2022 17:30


Borse europee in deciso rialzo nel finale ma ben sotto i massimi toccati dai principali indici dopo il dato sull’inflazione in USA in frenata per il quinto mese consecutivo al 7,1% anno su anno a novembre, ai minimi da dicembre del 2021 e sotto le attese. Sul mese l’indice dei prezzi al consumo è aumentato solo di 0,1%, il più basso da tre mesi. Ora l’attenzione di mercati e investitori si concentra sulla riunione della Fed iniziata oggi che durerà fino all’annuncio delle decisioni sui tassi nella serata europea di domani.

Il dato di oggi ha alimentato la speranza che possa arrivare da parte di Jay Powell possa arrivare l’atteso segnale di una pausa vicina nel ciclo di aumento dei tassi di interesse iniziato a marzo. Milano ha ridimensionato il rialzo seguito al dato, che aveva superato il 2%, ben sopra comunque il punto percentuale. I rendimenti dei principali titoli di Stato sono scesi, con il BTP italiano sotto il 3,8%, mentre il dollaro si è indebolito sulle principali valute con l’euro in netto rialzo a oltre 1,06 contro biglietto verde ai massimi da 6 mesi. A sostenere il sentiment degli investitori in Europa anche l’indice di fiducia tedesco ZEW ai massimi da 10 mesi.

Sulla piazza milanese ancora in evidenza i bancari con Banco BPM in deciso rialzo dopo la notizia che Fondazione Enasarco ha investito quasi 30 milioni nel capitale della banca, seguito da UniCredit, con il settore che guarda alla riunione della BCE di giovedì. Le utility e i titoli legati all’energia recuperano qualcosa rispetto al recente movimento al ribasso mentre rimbalzano i titoli del lusso e i tecnologici, con STMicroelectronics. Il mercato digerisce anche il dato sulla produzione industriale italiana in contrazione a ottobre dell’1% oltre le stime, in calo per il secondo mese consecutivo.

13/12/2022 15:15


Il tasso annual di inflazione in USA è uscito in frenata per il quinto mese consecutivo al 7,1% anno su anno a novembre, ai minimi da dicembre del 2021, sotto le attese che puntavano al 7,3% e dopo il 7,7% di ottobre. I prezzi dell’energia hanno frenato al 13,1%, dall’aumento del 17,6% di ottobre, grazie a carburanti e elettricità, mentre anche i prezzi dei generi alimentari hanno rallentato al 10,6% dal 10,9% come quelli di auto e veicoli pesanti addirittura calati del 3,3% dopo l’aumento del 2% a ottobre. L’indice generale dei prezzi al consumo è aumentato sul mese di solo lo 0,1%, il più basso da tre mesi. Il tasso annuale resta comunque oltre tre volte il target fissato dalla Fed.

E proprio alla riunione della Fed iniziata oggi e che durerà fino all’annuncio delle decisioni nella serata europea di domani che guardano mercati e investitori, nella speranza che possa arrivare l’atteso segnale di una pausa vicina nel ciclo di aumento dei tassi di interesse iniziato a marzo. I futures sui principali indici di Wall Street sono partiti in rally subito dopo il dato, con quello sul Nasdaq in progresso di quasi il 4%, mentre le Borse europee che già viaggiavano in territorio positivo hanno accelerato nettamente con aumenti degli indici intorno al 2% sulle principali piazze, con Milano in recupero di oltre il 2,10%.

I rendimenti dei principali titoli di Stato sono scesi, con il BTP italiano sotto il 3,7%, mentre il dollaro si è indebolito sulle principali valute con l’euro in netto rialzo a oltre 1,06 contro biglietto verde. A sostenere il sentiment degli investitori in Europa anche l’indice di fiducia tedesco ZEW ai massimi da 10 mesi.
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