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L’apertura dei mercati

Europa in positivo in attesa dati inflazione Usa

Avvio col segno più per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che guardano ai dati sull’inflazione per capire quali saranno le prossime mosse sui tassi delle banche centrali. Si rafforza l’euro, sale il petrolio

di Fabrizio Arnhold 9 Dicembre 2022 09:15
financialounge -  borse inflazione mercati

Le Borse europee iniziano la giornata di scambi sopra la parità, dopo la seduta piatta di ieri, mentre gli investitori aspettano aggiornamenti sul fronte dell’inflazione. A Milano il Ftse Mib apre a +0,44%, il Dax di Francoforte a +0,25%, il Cac 40 di Parigi a +0,22%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,45% e il Ftse 100 di Londra a +0,29%. La Borsa di Tokyo chiude in progresso, con l’indice Nikkei a +1,18%, incoraggiato dal rimbalzo tecnico di ieri a Wall Street.

FOCUS SUI TASSI


Gli investitori continuano a monitorare gli aggiornamenti sul fronte dell’inflazione, sperando che i nuovi dati possano allentare la stretta monetaria delle banche centrali. Oggi pomeriggio è prevista la pubblicazione dei prezzi alla produzione americani di novembre, mentre martedì prossimo toccherà all’indice dei prezzi al consumo, preceduto lunedì dalle aspettative di inflazione della Fed di New York.

ASIA IN RIALZO


Proseguono i guadagni sui listini asiatici, con quelli principali che si apprestano a chiudere la sesta settimana di rialzi consecutiva. Si tratta della serie più lunga negli ultimi due anni. In Cina l’inflazione ha rallentato la corsa nel mese di novembre, contribuendo a migliorare il sentiment degli investitori, dopo l’allentamento delle restrizioni per contrastare il Covid.

EURO SUI MASSIMI DAI SEI MESI


L’euro si rafforza ulteriormente, arrivando a toccare i massimi da sei mesi, a 1,0576 dollari. Il biglietto verde paga anche i crescenti timori di recessione. In rialzo il petrolio, con il Wti scadenza gennaio che scambia a 71,96 dollari al barile (+0,7%), mentre il Brent di febbraio a 76,72 dollari al barile (+0,75%). Il gas naturale sale a 140 euro per megawattora. Lo spread apre stabile a 186 punti, Invariato il rendimento del decennale italiano al 3,68%.
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