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La giornata dei mercati

Borse Europee appena in negativo alle ultime battute, occhi sul petrolio

Mercati e investitori digeriscono gli ultimi dati macro con le vendite al dettaglio in caduta nell’Eurozona a ottobre, mentre risale ma resta in lieve contrazione l’attività di manifattura e servizi in Italia a novembre

di Virgilio Chelli Aggiornato al 05/12/2022 17:15
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05/12/2022 17:15


Le Borse europee si avviano a chiudere la prima seduta della settimana in lieve calo vicine alla parità con il petrolio sotto i riflettori dopo che l'Opec+ ha deciso di non toccare la produzione, dopo il taglio di 2 milioni di barili deciso ad aprile. Il cartello resta alla finestra in attesa di capire cosa succederà col l'embargo europeo al greggio russo che scatta oggi e col price cap a 60 dollari per le esportazioni anche verso Paesi terzi. Il WTI si muove appena sopra gli 80 dollari e il Brent sopra gli 86.

I principali indici azionari europei hanno continuato a oscillare tra segno meno e segno più con mercati e investitori impegnati nella lettura di una serie di dati macro. Nell’Eurozona le vendite al dettaglio di ottobre si sono contratte dell’1,8% sul mese segnando il maggior calo da dicembre 2021, impattate da costo del denaro più elevato, alta inflazione e crisi energetica che continua a mordere sulla domanda. In Italia l’indice di produzione del settore privato S&P Global Italy Composite PMI ha segnato 48,9 a novembre, sempre in territorio contrazione ma in netto rialzo dal minimo di 22 mesi a 45,8 toccato a ottobre. La contrazione si è attenuata sia nei servizi che nel manifatturiero con i primi che vanno a sfiorare quota 50.

Gli investitori digeriscono anche i dati dalla Cina, che segnalano a novembre una forte contrazione nell’attività dei servizi, la maggiore in sei mesi e la terza consecutiva, mentre però giungono anche notizie di allentamento delle restrizioni anti-covid. Intanto il dollaro recupera qualcosa rispetto all’euro e alle principali valute dopo i recenti cali.

A Milano l’indice FTSE Mib si avvia alla chiusura poco mosso intorno a 24.600 punti con i titoli dell’energia in rialzo, guidati da Saipem e Tenaris, e anche i brand del lusso come Moncler in territorio positivo supportati dall’allentamento delle restrizioni anti covid in Cina. Sul versante opposto i titoli tech e dell’auto continuano a risentire negativamente del dato USA sul lavoro più forte delle attese di venerdì.

05/12/2022 11:55


I principali indici azionari europei continuano a oscillare tra segno meno e segno più con mercati e investitori impegnati nella lettura di una serie di dati macroeconomici. Nell’Eurozona le vendite al dettaglio di ottobre si sono contratte dell’1,8% sul mese segnando il maggior calo da dicembre 2021, impattate da costo del denaro più elevato, alta inflazione e crisi energetica che continua a mordere sulla domanda.

In Italia l’indice di produzione del settore privato S&P Global Italy Composite PMI ha segnato 48,9 a novembre, sempre in territorio contrazione ma in netto rialzo dal minimo di 22 mesi a 45,8 toccato a ottobre. La contrazione si è attenutata sia nei servizi che nel manifatturiero con i primi che vanno a sfiorare quota 50.

Gli investitori digeriscono anche i dati non univoci arrivati dalla Cina, che segnalano a novembre una forte contrazione nell’attività dei servizi, la maggiore in sei mesi e la terza consecutiva, mentre però arrivano anche notizie di allentamento delle restrizioni anti-covid. Intanto va avanti il trend di lento indebolimento del dollaro rispetto alle principali valute, a cominciare dall’euro, mentre il prezzo del petrolio recupera ma resta comunque vicino agli 80 dollari nella versione WTI.

A Milano l’indice FTSE Mib viaggia poco mosso intorno a 24.600 punti con i titoli dell’energia in rialzo, guidati da Saipem e Tenaris, e anche i brand del lusso come Moncler in territorio positivo supportati dall’allentamento delle restrizioni anti covid in Cina. Sul versante opposto i titoli tech e dell’auto continuano a risentire negativamente del dato USA sul lavoro più forte delle attese di venerdì.
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