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La giornata dei mercati

Borse Europee in rialzo in chiusura di settimana nonostante la BCE

I principali indici salgono intorno al punto percentuale dopo il nuovo avvertimento di Christine Lagarde che i tassi continueranno a salire per contrastare l’inflazione nonostante il rischio di recessione sia aumentato

di Virgilio Chelli Aggiornato al 18/11/2022 17:25
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18/11/2022 17:25


Milano si avvia a chiudere l’ultima seduta della settimana in rialzo di circa un punto percentuale in linea con le altre Borse Europee, nonostante l’intervento della presidente della BCE Christine Lagarde che ha avvertito sul rischio di recessione aumentato aggiungendo però che i tassi di interesse aumenteranno fino a quando l'inflazione non sarà rientrata. Lagarde ha anche confermato la cura dimagrante in arrivo per il portafoglio di bond acquistati dalla banca centrale. Gli investitori sembrano anche snobbare le parole aggressive del falco della Fed James Bullard e i più recenti avvertimenti arrivati da altri membri della banca centrale Usa.

La Bce potrebbe comunque rallentare il ritmo del rialzo dei tassi ma deve avviare al più presto il Quantitative Tightening, secondo il presidente della Banca d'Olanda Klaas Knot, secondo cui man mano che la politica monetaria si restringe diventerà più probabile che il ritmo dell'aumento dei tassi rallenti. Secondo Knot, considerato un falco nel direttivo dell'Eurotower, il livello neutrale dei tassi potrebbe essere raggiunto già il mese prossimo in una forchetta tra l'1,5 e il 2%.

Lo spread Btp-Bund continua a mantenersi ben sotto i 200 punti base mentre il rendimento del BTP resta sotto il 4% e sul mercato di Amsterdam il gas viene scambiato sotto i 115 euro. Intanto il Governo Meloni è al lavoro sulla manovra di bilancio, dalle pensioni al fisco, al nuovo decreto aiuti al Superbonus. Il debito pubblico italiano continua comunque a viaggiare su livelli sostenibili. Sul fronte delle valute l'euro prosegue poco mosso su dollaro sopra la parità.

18/11/2022 15:35


Le Borse europee proseguono toniche nel pomeriggio con l'indice Euro Stoxx 50, Parigi, Francoforte e Milano che avanzano intorno al punto percentuale nel finale di una settimana che ha visto i listini del vecchio continente poco mossi dopo quattro settimane positive a seguito di trimestrali migliori delle attese e di un'inflazione americana in rallentamento.

Supportano l’umore di mercati e investitori le attese di rallentamento della stretta monetaria della Bce, dopo la conferma da parte di Christine Lagarde che il bilancio della banca centrale dovrà essere ridotto e che i tassi saliranno ancora che ha provocato solo lievi assestamenti sui titoli di Stato, con il rendimento del Btp comunque sotto il 4%, mentre lo spread con il Bund si mantiene stabile a 190 punti base. Le attese restano per un rialzo dei tassi della Bce limitato allo 0,5% a dicembre, mentre offre supporto anche l'ottimismo sulla riapertura dell'economia cinese.

Ancora debole il petrolio, con il Wti che scende dell'1% e il Brent dell'1,2%, come pure il gas con i futures che ad Amsterdam arretrano a 110 euro grazie al clima ancora mite e alle scorte abbondanti in Europa. A Wall Street i tre principali indici si muovono in territorio positivo ai primi scambi con il Nasdaq che fa meglio di Dow Jones e S&P 500.

A Milano bene i titoli industriali, finanziari e energetici con in evidenza Cnh, Pirelli, Tenaris, Iveco, Nexi, Fineco e Saipem. Positive anche le banche dopo i dati sui rimborsi di prestiti Tltro con in testa Banco Bpm e Intesa mentre continua il buon momento di Mps, dopo un report che indica a tre euro il prezzo obiettivo.

18/11/2022 11:55


Le principali Borse europee riescono a mantenere i guadagni dell’apertura in tarda mattinata, interrompendo così la serie di due sedute consecutive in calo, il più sensibile registrato da metà ottobre. A guidare i rialzi contenuti intorno al punto percentuale sono i titoli led dei settori energetico e minerario. I bancari sono sotto i riflettori con la BCE che si prepara a far partire il più grande drenaggio di liquidità della storia della banca centrale dal sistema creditizio della regione. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che l'istituto centrale continuerà ad alzare i tassi per contrastare l’inflazione, anche se in questo modo esercita una costrizione sull’attività economica.

In generale, gli investitori e i mercati cercano comunque di gettarsi alle spalle i recenti commenti aggressivi in materia di politica monetaria di alcuni esponenti della Federal Reserve, che hanno segnalato la determinazione a ulteriori restrizioni per contrastare l’inflazione. Sul versante corporate da segnalare Credit Suisse che punta sulla crescita nel wealth management soprattutto nei mercati a crescita elevate e per la clientela affluent, e sull’adozione di nuove tecnologie.

A Milano anche l’indice FTSE MIB viaggia in rialzo intorno al punto percentuale su quota 24.600 punti, recuperando le perdite delle ultime due sedute e puntando comunque a chiudere la settimana con un rialzo intorno all’ 1%. Gli investitori continuano a focalizzarsi sugli effetti della stretta monetaria mentre digeriscono le notizie sul governo Meloni che prepara una manovra da 30 miliardi nella sua prima legge di bilancio per sostenere imprese e famiglie colpite dal caro energia. Ne beneficiano i titoli dell’energia e della distribuzione di elettricità che guidano i rialzi, tra cui Saipem, Eni, e A2A in netto guadagno. In territorio positivo anche I bancari guidati dal balzo in avanti di Banco BPM. I brand del lusso sono inveci penalizzati dai segnali da falco della Federal Reserve con Moncler e Ferrari entrambi pesanti.
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