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La giornata dei mercati

Borse Europee in lieve miglioramento incoraggiate da nuovi dati

Gli investitori sono incoraggiati da prezzi alla produzione USA che continuano a puntare a un rallentamento dell’inflazione mentre in Germania l’indice di fiducia ZEW migliora a sorpresa. Milano viaggia sulla parità

di Virgilio Chelli Aggiornato al 15/11/2022 15:25
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15/11/2022 15:25


L’azionario europeo prosegue in miglioramento con lo Stoxx in recupero di tre quarti di punto sostenuto da nuovi dati che puntano a un rallentamento dell’inflazione sia in USA che in Europa. L’indice americano dei prezzi alla produzione di ottobre si è mantenuto stabile al più 0,2% sul mese ben sotto le attese. Il dato, che di solito anticipa l’inflazione, arriva dopo il rallentamento dei prezzi al consumo che ha innescato il rally della scorsa settimana. In particolare il costo dei servizi segna il primo calo, dello 0,1%, da novembre 2020. Sull’anno i prezzi al consumo USA salgono dell’8%, l’aumento più contenuto da luglio dello scorso anno.

Il dato americano si aggiunge all’indice tedesco di fiducia ZEW, balzato di 22,5 punti a 36,7 a novembre toccando il massimo da giugno e sopra le attese di mercato, indicando un outlook economico della prima economia europea in significativo miglioramento, su attese anche qui di un rallentamento ormai vicino dell’inflazione, che potrebbe evitare ulteriori dolorose strette monetarie. L’allentamento delle tensioni tra USA e Cina dopo la stretta di mano a Bali tra Biden e Xi fornisce ulteriore supporto.

A Milano l’indice FTSE MIB si muove sulla parità sempre intorno alla soglia dei 24.530 punti dopo sette sedute in rialzo, comunque a ridosso dei massimi da 5 mesi toccati ieri. Supportano le quotazioni i titoli industriali e tecnologici in buon rialzo, che bilanciano il calo di Nexi, dopo che Intesa ha annunciato di aver venduto l’intera quota del 5,1% nel colosso dei sistemi di pagamento per quasi 600 milioni di euro, e quello di Interpump

15/11/2022 11:35


L’azionario europeo prosegue misto in mattinata con Londra e Parigi appena sopra la parità e Francoforte e Milano appena sotto. Il DAX tedesco riesce comunque a tenersi sui massimi da inizio giugno con gli investitori del vecchio continente sempre concentrati su tassi e inflazione americani. Dalla Fed arrivano indicazioni non univoche, con alcuni esponenti che parlano di possibile rallentamento della stretta monetaria ma aggiungono che c’è ancora strada da fare nella lotta contro il caro vita. L’allentamento delle tensioni tra USA e Cina dopo la stretta di mano a Bali tra Biden e Xi forniscono supporto, mentre dal versante societario da Vodafone arriva un warning sugli utili per il peggioramento del clima economico globale e l’aumento dei costi energetici.

A Milano l’indice FTSE MIB si muove poco sotto la parità dei 24.530 punti dopo sette sedute in rialzo tenendosi comunque a ridossso dei massimi da 5 mesi toccati ieri, con gli investitori che scrutano le prossime mosse di BCE e Fed. I cali si concentrano a Piazza Affari su industriali e settore delle materie prime con Interpump in netto calo. Pesa sul listino italiano il tonfo di Nexi dopo che Intesa ha annunciato di aver venduto l’intera quota del 5,1% nel colosso dei sistemi di pagamento per quasi 600 milioni di euro.

Dal fronte macro arrivano notizie positive dalla Germania dove l’indice di fiducia ZEW è balzato di 22,5 punti a 36,7 a novembre toccando il massimo da giugno e sopra le attese di mercato. Il dato suggerisce che l’outlook economico della prima economia europea sta migliorando significativamente rispetto a ottobre, probabilmente su attese di un rallentamento ormai vicino dell’inflazione, che potrebbe evitare ulteriori dolorose strette monetarie. Oltre la metà degli analisti interpellati continua comunque a prevedere un deterioramento dell’economia nei prossimi mesi anche se segnala un miglioramento della situazione attuale.
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