La giornata dei mercati
Le Borse europee riducono le perdite su parziale recupero di Wall Street
Perdite contenute sopra i minimi per le principali piazze del vecchio continente con Wall Street che recupera parzialmente il calo iniziale. Nasdaq sempre indietro rispetto a Dow e S&P, attesa per il dato USA sul lavoro
di Stefano Caratelli Aggiornato al 03/11/2022 16:25
03/11/2022 16:25
Alla fine le Borse europee stanno assorbendo abbastanza bene il tonfo accusato ieri da Wall Street nel finale, quando avevano già chiuso, dopo la decisione della Fed di alzare di 75 punti base i tassi e le parole di Jay Powell che ha raffreddato le speranze di una pausa imminente. A un’ora dalla chiusura Milano e Parigi contengono il calo sotto il punto percentuale, con Madrid fanalino di coda. I tre indici principali di Wall Street restano in rosso ma recuperano rispetto alla partenza.
Gli investitori digeriscono anche una serie di dati sull’economia USA, tra cui l’attività dei servizi in rallentamento ma sempre in territorio espansione, gli ordini all’industria oltre le attese, e un deficit commerciale che si allarga anche per il dollaro forte. Ora tutti gli occhi sono per i dati su creazione di posti di lavoro e disoccupazione a ottobre, in uscita domani un’ora prima dell’apertura di Wall Street, mentre sul fronte delle trimestrali quelle di Qualcomm, Roku e Fortinet hanno deluso le attese sia in termini di utili che di guidance. Il Nasdaq continua a restare indietro rispetto a Dow Jones e S&P 500.
In Europa fa eccezione Londra sulla parità dopo che Bank of England ha alzato i tassi di 75 punti base, il rialzo più importante dal 1989. Sul mercato obbligazionario rendimenti dei titoli di Stato in lieve generalizzato rialzo in Europa e USA, dove quello del Treasury si riporta sopra il 4,1% riavvicinandosi al picco del 4,3% toccato a fine ottobre.
03/11/2022 14:50
Le Borse europee viaggiano sopra i minimi di seduta con perdite intorno al punto percentuale dopo un’apertura in rosso di Wall Street, che ai primi scambi segue il calo del finale di ieri, dopo l’annuncio del rialzo della Fed e la conferenza stampa di Powell. In linea con le ultime sedute, il Dow Jones contiene il ribasso mentre Nasdaq e S&P 500 sono più pesanti.
Milano viaggia in calo appena oltre il punto percentuale, in linea con le altre piazze europee, dopo aver toccato ieri, prima dell’annuncio della Fed, il massimo di 11 settimane dell’FTSE MIB, e tiene quota 22.500 punti. Gli investitori guardano con attenzione al viaggio della premier Giorgia Meloni a Bruxelles mentre sul versante societario la trimestrale di Stellantis batte le attese grazie al migliorato flusso di forniture di chip.
Anche le altre Borse europee digeriscono il rialzo dei tassi e le parole di Powell che hanno suggerito un punto di arrivo anche più elevato delle attese se necessario. Sul fronte societario, BMW ha rilasciato una trimestrale migliore delle attese ma ha lanciato anche un warning sul fatturato, mentre il produttore di cemento Heidelberg Materials prevede un calo del 10% dell’utile operativo nel 2022. In rosso il trimestre di Uniper, l’operatore del gas tedesco destinato alla statalizzazione.
Intanto anche Bank of England ha alzato i tassi di 75 punti base al 3%, il rialzo più consistente dal 1989, portando il costo del denaro ai massimi da fine 2008. La banca cita un’inflazione che viaggia ai massimi da 40 anni in un quadro di economia in indebolimento e preannuncia nuove strette se necessario per riportarla entro il target.
Trending