Borse positive in attesa dei verbali Fed

Partenza positiva per le Borse europee nella terza seduta settimanale. Il Ftse Mib guadagna l'1,2% con Tim in evidenza (+2,5%) nel giorno del cda. Tonici anche gli altri listini del Vecchio Continente, che segnano rialzi intorno all'1,4%. Avvio positivo anche per i titoli di Stato italiano scambiati sul mercato secondario, con lo spread che apre a 205 punti base.

ATTESA PER I VERBALI FED

L'attenzione degli investitori è concentrata sulla pubblicazione dei verbali dell'ultimo meeting del Fomc, il braccio monetario della Federal Reserve. Nella riunione in questione è stato deciso un rialzo di 75 punti base e il sentiment si aspetta tassi di interesse al 3,25%-3,5% a fin anno, con una Fed sempre più determinata nel contrasto dell'inflazione.

DATI SUL MERCATO DEL LAVORO

Nella seduta di ieri Wall Street ha chiuso contrastata, con il Nasdaq in positivo (+1,24%) e il Dow Jones in negativo. Oggi indici futures ancora deboli per i timori di una recessione. Attesa anche per la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro di giugno, che dovrebbero registrare un aumento sostenuto degli addetti nel settore non agricolo, quindi con ulteriore pressione sull'inflazione.

EURO SUI MINIMI DAL 2002

Sul mercato valutario euro ancora molto debole nei confronti del dollaro. La moneta unica è sui minimi dal 2002 a 1,02 dollari. Si indebolisce anche la sterlina dopo le dimissioni di due ministri del governo inglese.

IL PETROLIO RIPRENDE QUOTA

Dopo i cali di ieri sui timori di una recessione, il petrolio tenta un rimbalzo. Il Wti recupera la soglia dei 100 dollari al barile (+0,5%) e il Brent torna sui 104 dollari (+1%) dopo che i timori per un crollo della domanda causa recessione avevano fatto sprofondare i prezzi dell'8%. Si raffredda il prezzo del gas dopo la fiammata della vigilia: i prezzi del gas Tff sono in calo del 7,3% a 153 euro al Mwh.

ASIA IN ROSSO

Seduta negativa per la Borsa di Tokyo che ha registrato prese di beneficio fin dai primi scambi con gli investitori preoccupati per la possibile recessione negli Stati Uniti e in Europa. L'indice Nikkei dei 225 titoli guida ha chiuso a 26.107,65 in calo dell'1,2 per cento. Male anche le Borse cinesi, con Hong Kong che perde l'1,7% e Shanghai in calo dell'1,4% quando manca poco alla chiusura.