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Protestano i consumatori

Oggi sciopero: stop a buoni pasto in bar e supermercati

Il 15 giugno niente buoni pasto per pagare la spesa o il conto al ristorante. Troppo alte le commissioni: per le associazioni di categoria serve una riforma del sistema

di Fabrizio Arnhold 14 Giugno 2022 15:24
financialounge -  buoni pasto Federconsumatori Federdistribuzione Fipe-Confcommercio sciopero

Non verranno accettati nei bar, ristoranti, alimentari, supermercati e ipermercati aderenti. Il 15 giugno è confermato lo sciopero dei buoni pasto negli esercizi aderenti alle principali associazioni di categoria della distribuzione e del commercio: Ancd Conad, ANCC Coop, Federdistribuzione, FIEPeT-Confesercenti, Fida e Fipe-Confcommercio.

ADESIONE CRESCENTE


“L’adesione allo sciopero di 24 ore indetto per domani, 15 giugno, cresce di ora in ora ed è solo l’inizio di una serie di iniziative che porteranno a non poter più spendere i buoni pasto se non ci sarà una radicale inversione di tendenza già a partire dalla prossima gara Consip del valore di 1,2 miliardi di euro”, commenta Aldo Mario Cursano, vicepresidente vicario di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana di pubblici esercizi.

PRIMO SCIOPERO


Quello indetto per il 15 giugno è il primo sciopero nazionale promosso delle principali sigle della grande distribuzione e del commercio, contro il sistema dei buoni pasto. “Fipe - riporta una nota - da anni denuncia un sistema che proprio nelle gare pubbliche mostra le peggiori storture. Lo Stato attraverso Consip si assicura ingenti risparmi che scarica interamente sulla rete dei nostri esercizi”.

COMMISSIONI AL 20%


Lo sciopero ha il fine di chiedere una riforma radicale del sistema dei buoni pasto con l’obiettivo di salvaguardare un servizio importante per milioni di lavoratori e renderlo economicamente sostenibile. “In Italia abbiamo commissioni non eque, le più alte d’Europa - spiega Alberto Frausin, presidente di Federdistribuzione -. Parliamo del 20% del valore nominale di ogni buono”.

LA PROTESTA DEI CONSUMATORI


I consumatori protestano. “Ancora una volta le organizzazioni della Gdo e dei ristoratori usano i consumatori come ostaggi per rivendicazioni che, seppure giuste nella sostanza, finiscono per danneggiare solo e unicamente i cittadini”, affermano le associazioni dei consumatori Adoc, Adiconsum, Assoutenti e Federconsumatori, che bocciano senza mezzi termini lo sciopero dei buoni pasto.
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