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La giornata sui mercati

Europa debole, sale Apple con i nuovi MacBook

Avvio sotto la parità per i listini del Vecchio Continente, dopo la seduta tonica di ieri. Gli investitori attendono il dato sull’inflazione Usa e le indicazioni dalla Bce sulla stretta monetaria. In calo il prezzo del gas naturale

di Fabrizio Arnhold 7 Giugno 2022 09:20
financialounge -  Apple borse Gas inflazione mercati petrolio

Dopo una giornata di rialzi, le Borse europee iniziano la seduta odierna sotto la parità, in scia alla debolezza delle piazze asiatiche. A Milano il Ftse Mib in apertura segna -0,51%, il Dax di Francoforte -0,54%, l’Ibex 35 di Madrid -0,16%, il Cac 40 di Parigi -0,41% e il Ftse 100 di Londra +0,08%. La Borsa di Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, con l’indice Nikkei a +0,10%, in una seduta caratterizzata dal calo dello yen nei confronti del dollaro.

CALA LO YEN


La Banca centrale australiana ha aumentato il costo del denaro di 50 punti base, portandolo così allo 0,85%, lo scatto in avanti più rapido in 22 anni. Questa mossa ha contribuito al calo dello yen al minimo in 20 anni, con il dollaro che ha toccato 132,955 sulla valuta giapponese, il valore massimo dal 2002. Gli investitori ora attendono il dato sull’inflazione Usa e le indicazioni che arriveranno dal meeting della Bce di giovedì prossimo.

APPLE ANNUNCIA NUOVI MAC


Ieri seduta fiacca per la Borsa di New York, con il Nasdaq che ha chiuso a +0,40%. Tra i tecnologici, Apple ha guadagnato lo 0,52%, nel giorno iniziale della Conferenza mondiale degli sviluppatori, durante la quale Cupertino ha annunciato diverse novità, dai nuovi MacBook Air, con il nuovo chip M2, a iOS 16, il nuovo sistema operativo per iPhone.

GAS, PREZZO ANCORA IN CALO


Continua il calo del prezzo del gas scambiato in Europa, che scende a ridosso degli 80 euro per megawattora. Prima dell’inizio del conflitto in Ucraina, il prezzo era a 78,66 euro. In moderato rialzo la quotazione del greggio, con il Wti che cresce dello 0,5%, a 119,09 dollari per barile, mentre il Brent viene scambiato a 120,23 dollari al barile (+0,6%). Sul fronte valutario, l’euro perde terreno nei confronti del dollaro a 1,067. Lo spread apre stabile a 208 punti base.
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