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Il punto sulle obbligazioni

Il credito offre occasioni per chi se la sente di affrontare volatilità

Tim Leary, Senior Portfolio Manager, Leveraged Finance, di BlueBay Asset Management fa il punto sui vari segmenti del reddito fisso, dai leveraged loans agli high yield fino alle emissioni di bond green e ESG

di Virgilio Chelli 26 Maggio 2022 09:49
financialounge -  BlueBay Asset Management Fixed Income obbligazioni Tim Leary

È stata una prima parte dell’anno particolarmente volatile sui mercati, con il segmento del credito che si è mosso sia sulla spinta dei tassi di interesse sia dalla ricerca di un livello accettabile di premio di rischio. Tim Leary, Senior Portfolio Manager, Leveraged Finance, di BlueBay Asset Management in un podcast risponde alle domande sui principali interrogativi degli investitori, sottolineando che l’inflazione ha causato le vendite, a sua volta alimentata dai drammatici eventi in Ucraina.

IL SEGMENTO HIGH YIELD


A soffrirne è stato inizialmente il segmento High Yield per l’ampliamento degli spread, in parte compensato da un carry positivo, mentre il premio di rischio si è accentuato maggiormente in Europa e sui Mercati Emergenti che non in USA. La performance dei leveraged loan in confronto a quella degli High Yield è stata invece decisamente positiva, con forti flussi in entrata anche da parte di investitori al dettaglio e molte nuove emissioni.

DEFAULT LEGATI A SITUAZIONI PARTICOLARI


L’esperto di BlueBay Asset Management non è particolarmente preoccupato per i tassi di default, visto il livello veramente bassissimo del 2021, che ovviamente lascia qualche spazio a un aumento. Nel segmento degli High Yield i default sono comunque rimasti storicamente bassi e collegati a eventi o settori idiosincratici, come il real estate cinese. È anche troppo presto per vedere l’impatto delle sanzioni alla Russia. Ma si tratta comunque di casi legati a situazioni specifiche che possono essere facilmente identificate ed evitate.

FLUSSI IN RIPOSIZIONAMENTO


Per quanto riguarda i flussi, Leary ha sottolineato che a inizio anno si sono registrate alcune uscite del retail dai fondi High Yield, con flussi che si sono invece diretti sui fondi dedicati ai prestiti. Secondo l’esperto di BlueBay AM potrebbe essere stato raggiunto il punto in cui cominciare a riconsiderare la curva degli High Yield in relazione a quella dei prestiti, almeno per gli investitori che possono adottare un approccio tattico nei confronti dei fund.

SU GREEN E ESG NESSUN FATTORE SPECIFICO


Per quanto riguarda le vendite subite dai segmenti ‘green’ e ESG Leary non esprime particolari preoccupazioni, sottolineando che la pressione non è stata comunque in funzione dei fattori ESG. C’è stata una fase che ha visto sottoperformare gli strumenti ESF e ha favorito titoli energetici e di settori a alte emissioni, che tuttavia hanno fatto meglio di qualunque altro segmento High Yield. In ogni caso, si tratta di gestire correttamente la duration, i rischi regionali ed una selezione appropriata.

OCCASIONI DI ALPHA PER CHI SOPPORTA LA VOLATILITÀ


BlueBay AM vanta comunque la capacità di aggiungere rischio in modo selettivo, giocando su un’ampia gamma di strumenti e focalizzandosi su regioni e aree che offrono maggior valore, e che magari ancora non si sono mosse in una chiara direzione. Molto dipenderà dall’evoluzione della crisi in Europa. Leary ritiene che alla fine il 2022 si rivelerà più interessante del 2021 e offrirà più opportunità di generare alpha per quei clienti e investitori in grado di sostenere la volatilità del mercato a livello macro.
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