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Perché gli investimenti tematici possono dare ancora molto
Nonostante l'inflazione e i tassi in aumento, secondo Hari Ramanan, CIO Global Research Strategies di Neuberger Berman, la scelta di un investimento tematico abbastanza ampio può dare molto al portafoglio d'investimento
di Redazione 24 Maggio 2022 19:00
L'attuale situazione sui mercati, con l'incertezza a farla da padrone, potrebbe indurre molti investitori a tenere ferma la liquidità. Una scelta apparentemente comprensibile, ma che in realtà rischia di far perdere l'opportunità di investire oggi sui temi del futuro. Ne è convito Hari Ramanan, CIO Global Research Strategies di Neuberger Berman, che sottolinea l'importanza di scegliere - nel modo giusto - gli investimenti tematici.
Ramanan evidenzia come gli investitori tendano ad associare gli investimenti tematici ai titoli azionari tech e growth, oltre che a una duration lunga legata ai flussi di utili in crescita. Vero, ma solo in parte, secondo l'esperto, che ricorda come, focalizzandosi su temi abbastanza ampi, è possibile costruire portafogli diversificati e attivi. Questo nonostante un contesto di tassi in rialzo, poiché "molte sono società consolidate" con prodotti che trovano nuove applicazioni mentre altre "sono società che evidenziano una crescita lenta, ma con particolari linee di business al loro interno in rapida espansione".
Inoltre, alcune società tecnologiche, nota Ramanan, possono trarre vantaggio dalle dinamiche di rialzo dei tassi, mentre quelle che operano nel settore dei semiconduttori e dei servizi ad essi legati "dovrebbero beneficiare della continua carenza di chip e delle interruzioni nelle filiere". Hari Ramanan sottolinea come ci sia interesse verso temi che riguardano un interessante mix tra settori della new e old economy, come per esempio la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio.
"Nonostante queste importanti eccezioni - spiega l'esperto di Neuberger Berman - è indubbio che gli investimenti tematici siano generalmente orientati ai comparti growth, pertanto la loro performance rischia di essere inferiore quando il mercato privilegia i titoli value, quelli difensivi e la liquidità. Detto questo, temi d’investimento ben costruiti non dovrebbero arrancare al primo segnale di inflazione o di recessione".
"Sebbene alcune società più speculative orientate a questi temi possano avere difficoltà, quelle che evidenziano solidi fondamentali dovrebbero essere in grado di far registrare nei prossimi due anni una crescita simile a quella attuale, se non addirittura superiore se il tema d’investimento è valido. Invece di voltare le spalle agli investimenti tematici, i prossimi mesi potrebbero quindi essere ideali per dedicare loro la massima attenzione", conclude Ramanan.
MOLTE SOCIETÀ SONO CONSOLIDATE
Ramanan evidenzia come gli investitori tendano ad associare gli investimenti tematici ai titoli azionari tech e growth, oltre che a una duration lunga legata ai flussi di utili in crescita. Vero, ma solo in parte, secondo l'esperto, che ricorda come, focalizzandosi su temi abbastanza ampi, è possibile costruire portafogli diversificati e attivi. Questo nonostante un contesto di tassi in rialzo, poiché "molte sono società consolidate" con prodotti che trovano nuove applicazioni mentre altre "sono società che evidenziano una crescita lenta, ma con particolari linee di business al loro interno in rapida espansione".
VANTAGGIO DALLA DINAMICA DEI TASSI
Inoltre, alcune società tecnologiche, nota Ramanan, possono trarre vantaggio dalle dinamiche di rialzo dei tassi, mentre quelle che operano nel settore dei semiconduttori e dei servizi ad essi legati "dovrebbero beneficiare della continua carenza di chip e delle interruzioni nelle filiere". Hari Ramanan sottolinea come ci sia interesse verso temi che riguardano un interessante mix tra settori della new e old economy, come per esempio la transizione verso un'economia a bassa emissione di carbonio.
PREVALENZA DEI GROWTH
"Nonostante queste importanti eccezioni - spiega l'esperto di Neuberger Berman - è indubbio che gli investimenti tematici siano generalmente orientati ai comparti growth, pertanto la loro performance rischia di essere inferiore quando il mercato privilegia i titoli value, quelli difensivi e la liquidità. Detto questo, temi d’investimento ben costruiti non dovrebbero arrancare al primo segnale di inflazione o di recessione".
FONDAMENTALI SOLIDI
"Sebbene alcune società più speculative orientate a questi temi possano avere difficoltà, quelle che evidenziano solidi fondamentali dovrebbero essere in grado di far registrare nei prossimi due anni una crescita simile a quella attuale, se non addirittura superiore se il tema d’investimento è valido. Invece di voltare le spalle agli investimenti tematici, i prossimi mesi potrebbero quindi essere ideali per dedicare loro la massima attenzione", conclude Ramanan.