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Obbligazioni, JP Morgan AM: luce in fondo al tunnel ma agli investitori non basta

Il Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan AM intravede i primi timidi segnali che potrebbero far tirare agli investitori l’agognato sospiro di sollievo

di Virgilio Chelli 19 Maggio 2022 18:30
financialounge -  Bond Bulletin Fixed Income inflazione JP Morgan AM

La possibilità che l’inflazione sia arrivata a toccare il picco offre agli investitori obbligazionari un barlume di speranza che i mercati tornino a essere stabili e potrebbe consentire alle banche centrali uno spazio di manovra nella gestione della politica monetaria. Tassi d’interesse più alti e inflazione hanno migliorato le valutazioni sui mercati delle obbligazioni governative e societarie. Ma le difficoltà previste sul versante tecnico e le rilevazioni sul posizionamento dei portafogli indicano che gli investitori continuano a essere scettici nonostante i rendimenti più alti. Nel complesso, è necessario che la luce alla fine del tunnel sia un po’ più vivida perché gli investitori comincino a scommettere di nuovo sui mercati obbligazionari.

PRIMI TIMIDI SEGNALI


Sono le principali indicazioni del Bond Bulletin settimanale a cura dal team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management. Da inizio anno gli investitori cercano di scorgere la luce alla fine del tunnel. Al momento, si intravedono i primi timidi segnali di moderazione dei prezzi, il che potrebbe offrire alle Banche Centrali qualche spazio di manovra e consentire agli investitori di tirare l’agognato sospiro di sollievo, sottolinea il Bond Bulletin.

I DATI SEGNALANO IL PICCO


Nel 2022 i prezzi delle obbligazioni hanno perso più del 12%, facendo segnare uno dei peggiori inizi d’anno della storia. Qualche segnale positivo sta emergendo, dalla Fed smontano le aspettative di rialzi dei tassi di 75 punti base mentre si diffonde la sensazione è che l’inflazione potrebbe “stabilizzarsi”. Anche i dati sembrano supportare un orientamento meno aggressivo della Fed. I prezzi di auto usate e affitti cominciano a stabilizzarsi, si registrano i primi miglioramenti sulla filiera produttiva, la pressione salariale in USA si è attenuata ad aprile.

CROLLATO LO STOCK DI DEBITO A RENDIMENTO NEGATIVO


Secondo il team di J.P. Morgan AM la possibilità che l’inflazione abbia raggiunto il punto di svolta potrebbe consentire alle banche centrali di tirare il tanto agognato sospiro di sollievo nei prossimi mesi. Intanto lo stock di debito globale a rendimento negativo è sceso da oltre 11.000 miliardi di dollari un anno fa a meno di 2.500 miliardi a maggio 2022, attenuando le pressioni su diversi segmenti del mercato obbligazionario. Gli investitori continuano a prevedere ulteriori rialzi dei tassi, ma la possibilità che l’inflazione abbia toccato il picco potrebbe segnalare che nel breve termine altre manovre di inasprimento monetario non andranno oltre le aspettative di consenso.

VALUTAZONI IN MIGLIORAMENTO


Nei mercati del credito, osserva il Bond Bulletin, le valutazioni stanno leggermente migliorando, con gli spread High Yield europei a quasi 500 punti base e quelli statunitensi a 400. Ma i segmenti a più basso rating del mercato High Yield continuano a destare preoccupazione viste le previsioni macro peggiorate. I maggiori rendimenti obbligazionari offrono agli investitori un punto d’ingresso più interessante e la possibilità che l’inflazione abbia toccato il picco potrebbe agire da catalizzatore e riportare un po’ di stabilità.

MA INVESTITORI ANCORA RESTI


Nonostante valutazioni più interessanti, i fattori tecnici indicano che gli investitori sono ancora restii a tornare a scommettere sull’obbligazionario. Le strategie con duration più lunga hanno continuato a registrare deflussi. Inoltre, i dati sui posizionamenti suggeriscono che gli investitori continuano a guardare con nervosismo all’inflazione e all’aumento dei tassi, mantenendo in sottopeso la duration nei portafogli.

INTANTO L’OFFERTA RESTA SCARSA


Anche le prospettive dell’offerta non sembrano rosee. Il Bond Bulletin del team di J.P. Morgan AM rileva che la scarsa domanda di titoli Investment Grade e High Yield fa sì che si continuino ad annullare potenziali transazioni all’ultimo minuto. È ipotizzabile che queste emissioni sospese arriveranno sul mercato nella seconda metà dell’anno.
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