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Geopolitica e finanza

Mercati Emergenti, la crisi ucraina apre prospettive per la Turchia

Polina Kurdyavko, Head of Emerging Markets, Senior Portfolio Manager di BlueBay, sottolinea problemi meno gravi di altri emergenti e la disponibilità all’engagement per contrastare l’inflazione

di Virgilio Chelli 4 Maggio 2022 12:40
financialounge -  BlueBay inflazione mercati emergenti Polina Kurdyavko turchia

Per la Turchia potrebbe essere arrivato il momento del “whatever it takes”, lanciato dall’allora Presidente della Bce Mario Draghi al culmine della crisi del debito sovrano europeo con un effetto taumaturgico per gli investitori. Nel panorama dei Mercati Emergenti, è difficile infatti oggi trovare un Paese in cui le aziende, le banche e i funzionari governativi siano più disposti a impegnarsi con gli investitori. Lo sostiene in un commento Polina Kurdyavko, Head of Emerging Markets, Senior Portfolio Manager, di BlueBay.


ASPETTI POSITIVI, INVESTITORI CAUTI


La Turchia infatti, secondo l’esperta di BlueBay, ha numerosi aspetti positivi, tra cui dinamiche demografiche favorevoli, una posizione strategica che collega Oriente e Occidente, una forza lavoro competente e istruita che sostiene un alto tasso di crescita potenziale, e un peso del debito relativamente basso. Pochi Paesi possono vantare una combinazione così favorevole. Ma la Turchia è anche tra i pochi Paesi Emergenti che gli investitori sottopesano notevolmente, riflettendo il livello di preoccupazione del mercato. Quello che preoccupa gli investitori è un mix di politica monetaria poco ortodosso, con i policymaker riluttanti ad alzare i tassi in risposta all’aumento dell’inflazione fattore chiave che giustifica un atteggiamento cauto.

ALTRI EMERGENTI HANNO PIU’ PROBLEMI


A parere dell’esperta di BlueBay, altri Paesi Emergenti si trovano ad affrontare problemi molto più grandi, di natura più strutturale e difficili da risolvere. Alcuni sono quasi impossibili da prevedere, come la guerra tra Russia e Ucraina, altri riguardano la sostenibilità del debito, come in alcuni Paesi sub-sahariani, oppure il vuoto politico nel più grande settore dell’economia cinese, o lo spostamento a sinistra in America Latina.

TURCHI SENSIBILI ALL’ENGAGEMENT


Tra tutti questi problemi, quello turco sembrerebbe il più facile da risolvere. Secondo l’esperta di BlueBay, la buona notizia è che i turchi sono sensibili all’engagement. Persino quelli in posizioni più alte e senior sembrano disponibili a prendersi del tempo, mostrando una genuina volontà di ascoltare. Il messaggio è molto chiaro, vale a dire che l’engagement è benvenuto. Questo dice molto, sottolinea Kurdyavko, specialmente in un contesto di escalation geopolitica e di altre questioni urgenti, sia all’interno della Turchia sia nell’arena globale. Naturalmente, resta da vedere se i dialoghi aperti da BlueBay daranno frutti.

APPROCCIO PRAGMATICO


BlueBay ritiene che un approccio pragmatico possa fare molto per convincere gli investitori a dare a un emittente il beneficio del dubbio. Storicamente i leader turchi hanno sorpreso più volte con un approccio pragmatico e Kurdyavko spera che possano farlo di nuovo. Dato che una grande porzione dell’universo emergente nella regione EMEA è diventata praticamente non investibile dopo l’escalation tra Russia e Ucraina, qualsiasi “vincitore” nella regione potrebbe beneficiare di sostanziali afflussi, e tra questi potrebbe esserci la Turchia.

APPROCCIO WHATEVER IT TAKES


Le quote della scommessa, secondo l’esperta di BlueBay, oggi sono chiaramente basse, come evidenziato dal posizionamento degli investitori, ma la ricompensa è alta. L’implementazione di un approccio “whatever it takes” per gestire l’inflazione potrebbe portare la Turchia dall’essere il Paese più sottopesato della regione a diventare così il principale destinatario dei flussi degli investitori. I policymaker che abbracceranno l’espressione di Draghi probabilmente otterranno esattamente ciò che stanno cercando, secondo BlueBay: inflazione più bassa, rinnovata fiducia nell’economia e un percorso di rilancio della crescita.
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