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Energia e sanzioni

I big dei combustibili avvertono: manca il diesel, rischio razionamento

Il crollo delle importazioni, a causa del conflitto Russia-Ucraina, mette a rischio le forniture di diesel in Europa che per il 15% arrivano da Mosca. Non si esclude il rischio razionamento

di Redazione 23 Marzo 2022 14:18
financialounge -  Diesel energia petrolio Russia

Non solo gas. La Russia soddisfa il 15% del fabbisogno europeo di diesel. Il conflitto in Ucraina sta facendo schizzare il prezzo del petrolio. Le stime dei produttori dicono che fino a tre milioni di barili di petrolio al giorno potrebbero essere tagliati alla Russia, a causa delle sanzioni imposte a Mosca da parte di Usa e Ue.


ALLARME CARENZA DIESEL


“Il fattore in cui tutti sono coinvolti può essere il diesel. L’Europa importa circa la metà del suo diesel dalla Russia e l’altra metà dal Medio Oriente”, ha affermato Russell Hardy, capo della società olandese di petrolio Vitol, con sede in Svizzera, intervenendo in una riunione al FT Commodities International Summit. “Quella carenza sistemica di diesel c’è”.

RAZIONAMENTO NON ESCLUSO


Il maggior consumo del diesel rispetto alla benzina, in Europa, ha contribuito a creare carenze. Hardy ha affermato che le raffinerie potrebbero aumentare la loro produzione di diesel ma con l’alto prezzo di costi maggiori a carico di diverse marci derivate dal petrolio per sostenere la fornitura. Per questo motivo, la possibilità che si arrivi a un razionamento non è esclusa.

OLTRE UN QUINTO DALLA RUSSIA


La Russia resta centrale nelle forniture di energia per l’Europa. Dei circa 1,4 milioni di barili al giorno di diesel, gasolio e altri distillati che l’Europa ha importato l’anno scorso oltre la metà sono arrivati dalla Russia, il resto quasi tutto dal Medio Oriente.
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