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Beni congelati

Abramovich non si salva dalle sanzioni, sequestrate le sue proprietà in Gran Bretagna

Per colpire Mosca, Londra ha annunciato il congelamento dei beni di sette uomini d’affari russi, tra cui il patron del Chelsea. Il premier inglese Johnson: “Nessun porto sicuro per coloro che hanno sostenuto il feroce assalto di Putin”

di Fabrizio Arnhold 10 Marzo 2022 11:19
financialounge -  Boris Johnson chelsea roman abramovich Russia sanzioni

Non si salva neppure lui. Le sanzioni finiscono per colpire anche Roman Abramovich. Londra ha annunciato di aver disposto il congelamento dei beni a sette uomini d’affari russi tra cui Roman Abramovich, Igor Sechin, Oleg Deripaska e Dmitri Lebedev dopo che sono stati aggiunti all'elenco delle sanzioni del paese.

“NESSUN RIFUGIO SICURO”


L’ormai quasi ex patron del Chelsea aveva già annunciato la volontà di vendere il club inglese e di destinare i proventi della vendita a favore delle vittime ucraine della guerra. Ma non è bastato per evitargli le sanzioni che stanno colpendo tutti gli oligarchi russi. "Non possono esserci rifugi sicuri per coloro che hanno sostenuto il feroce assalto di Putin all'Ucraina", ha affermato il primo ministro britannico Boris Johnson.

NESSUNA CONSEGUENZA PER IL CHELSEA


Il governo inglese ha fatto sapere che consentirà alla squadra di calcio del Chelsea di “continuare a giocare partite e impegnarsi in altre attività calcistiche”, aggiungendo che “la licenza sarà costantemente rivista e lavoreremo a stretto contatto con le autorità calcistiche", ha affermato il governo.

LE RICCHEZZE DEGLI OLIGARCHI


Abramovich è il proprietario della squadra di calcio del Chelsea – che ha deciso di mettere in vendita -, Deripaska ha partecipazioni in En+ Group, Sechin è l'amministratore delegato di Rosneft e Lebedev è il presidente del consiglio di amministrazione della Bank Rossiya.
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