La Nato e gli Usa sono i responsabili del confitto in Ucraina. “Sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al
conflitto Russia-Ucraina”. A dirlo è il portavoce del ministro degli Esteri cinese
Zhao Lijian, che ha criticato anche le
sanzioni imposte alla Russia.
“DIFFICOLTÀ PER LE ECONOMIE DEI PAESI INTERESSATI”
Il portavoce cinese ha anche aggiunto che “brandire il bastone delle
sanzioni ad ogni passo non porterà mai pace e sicurezza, ma causerà una serie di difficoltà alle economie e ai mezzi di sussistenza dei Paesi interessati”.
LANCIO DI ACCUSE
Mosca e Kiev, quindi, sarebbero arrivate al punto di rottura sulla spinta di Washington. “Ignorando le proprie responsabilità”, prosegue
Zhao Lijian, “gli Usa accusano invece Pechino della propria presa di posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di
sopprimere la Cina e la Russia, per mantenere la propria egemonia”.
BORSE RIMBALZANO
A metà mattinata, la
Borse europee allungano guidate da banche, auto e viaggi. Rallentano invece i prezzi delle materie prime, con il
petrolio che torna a 127 dollari al barile a Londra e il Wti che scende a 123 dollari al barile. Il
gas naturale in Europa cede il 20% a 175,5 euro al megawattora. Francoforte guida i rialzi, con il
Dax a +5%, mentre a Milano il
Ftse Mib segna +4,8%, così come Parigi. Il
Ftse 100 di Londra viaggia in rialzo dell’1,70%.