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Moneta in caduta libera

Gli stranieri che detengono bond russi verranno ripagati in rubli

Lo prevede il decreto che ha inserito anche l'Italia tra i Paesi ritenuti "ostili" da Mosca

di Antonio Cardarelli 7 Marzo 2022 16:57
financialounge -  rublo Russia Ucraina sanzioni Russia

L'economia russa sta vivendo difficoltà sempre maggiori e si comincia già a parlare di razionamento dei prodotti nei negozi. L'effetto delle sanzioni decise dai Paesi occidentali comincia a farsi sentire. Per ribattere alle sanzioni, che tra l'altro a breve dovrebbero diventare ancora più dure, Mosca ha stilato una lista di nazioni ritenute "ostili".

BLACKLIST


L'elenco, in pratica, include tutti i Paesi che hanno dato il via alle sanzioni economiche contro la Russia. Nella lista, che conta anche l'Italia, figurano tutti i Paesi dell'Unione europea oltre a: gli Usa, l'Australia, la Gran Bretagna, l'Islanda, il Canada, il Liechtenstein, Monaco, la Nuova Zelanda, la Norvegia, la Corea del Sud, San Marino, Singapore, Taiwan, l'Ucraina, il Montenegro, la Svizzera e il Giappone.

PAGAMENTO IN RUBLI


La decisione rientra nella "procedura provvisoria per l'adempimento di obblighi verso creditori esteri" decretata da Mosca. Tale documento prevede che "lo Stato, le società e i cittadini russi, che hanno obbligazioni in valuta estera nei confronti di creditori stranieri che rientrano nell'elenco dei Paesi ostili potranno pagarli in rubli".

DEBITO DECLASSATO


Una decisione che mira a penalizzare gli investitori esteri che rientrano nei Paesi "ostili", visto che il rublo, dall'inizio dell'invasione, è in caduta libera e continua a perdere terreno. Le più importanti agenzie di rating, inoltre, hanno già declassato il debito pubblico russo a "junk" (spazzatura) ritenendo probabile il default.

VERSO IL DEFAULT?


La banca centrale russa ha precisato che i creditori che si trovano in Paesi che non hanno imposto sanzioni potranno, invece, ricevere il pagamento in valuta estera. Servirà tuttavia un permesso speciale. La Russia sta cercando di dimostrare che può continuare a onorare i suoi obblighi finanziari mentre aumenta l'incertezza sulla capacità del Paese di ripagare il debito. Per molti, la data chiave è il 16 marzo.
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