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Investire in obbligazioni

Meno rischio di credito e più peso a convertibili, ibridi e bond indiani

Occorre assicurarsi una buona diversificazione ma la selettività resta fondamentale. Sacche di valore nell’high yield, nei bond indiani, nelle emissioni ibride e nelle obbligazioni convertibili

di Leo Campagna 28 Febbraio 2022 15:05
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BANCHE CENTRALI SOTTO PRESSIONE


In questo contesto, è aumentata la pressione sulle Banche centrali, il cui ruolo consiste nell’accomodare i cicli economici, per un aumento dei tassi di interesse superiore alle attese. L'inasprimento delle condizioni finanziarie combinato con l'aumento dell'inflazione ha un impatto negativo sul reddito delle famiglie e delle imprese. Così, anche se la sfera della politica rimane in ultima analisi legata a doppio filo alla qualità dei dati, come si legge nell’articolo Portafoglio d'investimento a prova di inflazione: le scelte di Natixis IM secondo Mabrouk Chetouane, Head of Global Market Strategy, Solutions, International, di Natixis IM, il rischio di un appiattimento della curva dei rendimenti è inclinato al rialzo.

ASSICURARSI UNA DIVERSIFICAZIONE DI PORTAFOGLIO


“A mano a mano che saranno note le iniziative dei responsabili politici, in particolare sulla traiettoria delle prossime misure di inasprimento da parte della Federal Reserve statunitense, dovremmo considerare un ulteriore de-risking” riferiscono nell’articolo Ucraina, per Credit Suisse occorre essere pronti ad agire tenendo una diversificazione elevata gli esperti di Credit Suisse. I quali , nel frattempo e alla luce di varie considerazioni, preferiscono mantenere le attuali allocazioni, compreso un peso neutrale sulle azioni. “Resta importante però assicurarsi una diversificazione di portafoglio anche rispetto a questa crisi geopolitica e al potenziale impatto su altre economie. Nei nostri portafogli, un pilastro prezioso di diversificazione lo hanno offerto le soluzioni interne di hedge fund”, concludono i manager di Credit Suisse.

SOTTOPESO NEI TREASURY, NEI BUND E NEL DEBITO EMERGENTE


Le tensioni geopolitiche incidono sulla propensione al rischio degli investitori e suggeriscono cautela. “In questo scenario, nel nostro portafoglio modello multi-asset abbiamo aumentato il nostro sottopeso nei Treasury statunitensi, nei Bund tedeschi e nel debito emergente in valuta locale. Abbiamo inoltre mantenuto il nostro ampio sottopeso nei titoli di Stato italiani e un moderato sottopeso nel credito investment grade dell'Eurozona poiché prevediamo una fine anticipata degli acquisti netti di attività della Bce”, spiegano nell’articolo Nelle scelte tattiche di NN IP meno Treausury, Bund e BTP e più spazio al rame i professionisti di NN IP.

RIDURRE IL RISCHIO DI CREDITO


Gli esperti di Amundi non vedono il rischio di una recessione in Europa, ma aumenta quello di stagflazione in un quadro che rende più difficile il compito della Bce. Questo contesto, rilevano nell’articolo Amundi: l'escalation in Ucraina aumenta il rischio per i portafogli, ecco cosa fare gli esperti di Amundi, richiede una maggiore cautela per quanto riguarda l'asset allocation e la costruzione dei portafogli attraverso una riduzione del rischio di credito in generale, una maggiore protezione delle attività rischiose e un riaggiustamento tattico della duration, che può svolgere un ruolo di protezione nei portafogli a reddito fisso.

HIGH YIELD, LA SELETTIVITÀ RESTA FONDAMENTALE


La strategia implementata nel comparto T. Rowe Price funds sicav global high income bond fund è realmente ‟globale” e implica significativi sovra e sottopesi su regioni, settori, rating e singoli titoli. La gestione attiva dell’allocazione geografica di portafoglio rispetto al benchmark consente inoltre al team di gestione di esporsi tra il 30% e il 70% in titoli US High Yield, tra il 10% e il 50% nell’alto rendimento europeo e tra lo zero e il 40% nel debito emergente HY. “Una flessibilità che permette di sfruttare un mercato high yield globale in forte espansione, ma sempre meno incentrato sugli USA, con opportunità sparse a livello globale dove la selettività è fondamentale”, concludono gli nell’articolo T.Rowe Price: "Ecco la strategia obbligazionaria high yield veramente globale" gli esperti di T. Rowe Price.

DEBITO EMERGENTE, RENDIMENTI INTERESSANTI E SACCHE DI VALORE


Abdallah Guezour, Head of Emerging Market Debt and Commodities di Schroders,nell’articolo Schroders: perché il debito dei mercati emergenti torna interessante rileva che anche le banche centrali di Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia hanno cambiato direzione portando a un’impennata dei rendimenti dell’Europa centrale, dove gli spread del debito locale rispetto ai Bund tedeschi sono saliti ai livelli più alti dalla crisi del debito. Questo progresso nella normalizzazione monetaria, combinato con rendimenti reali interessanti, ha creato sacche di valore nei tassi locali dei mercati emergenti, come in Brasile, Messico, Indonesia e Sudafrica. Anche le valute dei Paesi esportatori di materie prime dovrebbero ricevere supporto da tassi di cambio reali attraenti, dalla stabilità delle partite correnti, dal rafforzamento dei prezzi delle materie prime e da un carry attraente.

I RENDIMENTI ELEVATI DELLA OBBLIGAZIONI INDIANE


Una prossima riforma fiscale in India può agevolare l’ammissione dei suoi titoli di stato negli indici obbligazionari globali. Un importante traguardo che, secondo abrdn, offrirà vantaggi rilevanti sia per l'India che per gli investitori. Uno dei tanti fattori positivi che giocano a favore delle obbligazioni indiane, e certamente non il meno importante in un contesto di tassi persistentemente bassi su scala globale, è rappresentato dagli elevati rendimenti offerti. “Il rendimento dei titoli di Stato decennali indiani superiore al 6% risulta competitivo con i diversi mercati emergenti più grandi con rating analoghi. Ed è ampiamente superiore ai tassi offerti dai Treasury USA a 10 anni”, sottolinea nell’articolo Perché le obbligazioni indiane possono avere un ruolo strategico nei portafogli Ken Akintewe, Head of Asia Sovereign Debt di abrdn.

I VANTAGGI DELLE OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI


Se si considera il biennio 2020-22, le obbligazioni convertibili globali hanno offerto agli investitori rendimenti migliori rispetto all’high-yield globale e sono riuscite a catturare gran parte del rialzo azionario. La tesi di medio termine per l’allocazione su questa asset class è dunque ancora valida. “La relativa sottoperformance delle obbligazioni convertibili globali nel 2021 – ha commentato nell’articolo Volatilità in aumento, per BlueBay si deve puntare sulle obbligazioni convertibili Pierre-Henri de Monts de Savasse, Senior Portfolio Manager di BlueBay Asset Management- si spiega con la divergenza nella ripartizione regionale e settoriale tra l’universo delle obbligazioni convertibili e i principali indici azionari. Il 2021 è stato un anno in cui le azioni large cap statunitensi hanno sovraperformato. Logicamente, le obbligazioni convertibili globali hanno faticato, essendo altamente diversificate geograficamente (solo circa il 50% negli Stati Uniti) e principalmente esposte alle mid e small cap. A nostro avviso, con l’avvicinarsi del ciclo di rialzo della Fed, i mercati azionari dovrebbero muoversi più in sincronia tra regioni e settori, mentre l’eccezionalismo statunitense dovrebbe essere messo in discussione”.

IL FONDO HYBRID BONDS


Il fondo Edmond de Rothschild Sicav Corporate Hybrid Bonds mira a sovraperformare l’indice l'ICE BofA Global Hybrid Non-Financial Corporate 5% Constrained, su tre anni, investendo principalmente in debiti subordinati di società non finanziarie. Si tratta come specificato nell’articolo Edmond de Rothschild AM lancia un nuovo fondo corporate bond ibrido di una strategia con profilo di duration più breve rispetto alle obbligazioni societarie sovrane e non subordinate e con un migliore rendimento, dovuto principalmente al premio di credito aggiuntivo. Questo premio aggiuntivo legato alla complessità della struttura delle obbligazioni ibride ha permesso all'asset class delle obbligazioni societarie ibride di fornire una performance paragonabile alle obbligazioni con rating BB nel corso degli ultimi cinque anni, con un profilo di rischio investment grade. Il fondo rientra nella classificazione SFDR come articolo 8.
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