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Azionario europeo

Amundi: "La rotazione verso il value destinata a durare"

Amundi vede un trend di medio periodo a favore del value ma avverte che, a differenza della fase iniziale della rotazione, il quadro diventerà più selettivo e non tutto salirà. Attenzione a ‘total return’ e dividendi

di Virgilio Chelli 18 Febbraio 2022 08:00
financialounge -  Amundi Andreas Wosol Azioni europee Kasper Elmgreen Piergaetano Iaccarino rotazione

La grande rotazione dell’azionario europeo verso i titoli value, vale a dire più esposti al ciclo economico, è iniziata e ha già superato la sua fase iniziale di euforia, che ha fatto salire praticamente tutto grazie alla forte crescita economica e al rimbalzo dai minimi dovuti ai lockdown, con il mercato che ha iniziato a prezzare le aspettative sui tassi di interesse. La crescita rimane robusta, ma si potrebbe assistere a qualche episodio di debolezza dovuto alle pressioni inflazionistiche e a divergenze e cambiamenti di rotta delle banche centrali. Ma lo spostamento del mercato a favore del value resta un trend di medio termine.

FOCALIZZARSI SULLA SELEZIONE


Sono le conclusioni di un report di Amundi sul mercato azionario europeo firmato da Kasper Elmgreen Head of Equities, Andreas Wosol Head of European Equity Value e Piergaetano Iaccarino Head of Equity Solutions della grande casa. Più la rotazione va avanti, sottolineano gli esperti di Amundi, più gli investitori dovranno focalizzarsi sulla selezione e adottare una prospettiva ‘total return’, il che implica andare alla ricerca di società in grado di proteggere la crescita di margini e utili e continuare a distribuire stabilmente dividendi. Vale a dire aziende con forte potere di prezzo, fatto di brand forti, proprietà intellettuale, competenza, in grado di trasferire i costi crescenti sui consumatori senza intaccare i volumi. In generale, secondo Amundi, si prepara una fase interessante, con una rotazione non lineare a favore del value e con alta dispersione delle valutazioni sullo spettro del mercato.

IL FATTORE TASSI E LE BANCHE CENTRALI


Le azioni value europee hanno archiviato un gennaio record in termini di overperformance rispetto alle growth. Il riprezzamento del mercato sulle prossime azioni delle banche centrali ha determinato l’aumento dei rendimenti reali e ha favorito il value, mentre i settori growth come la tecnologia, più sensibili ai tassi di interesse, ne hanno risentito. Anche il settore dell'energia sta andando eccezionalmente bene, in un contesto di aumento dei prezzi delle materie prime. Gli esperti di Amundi ritengono che nel prosieguo del 2022 la rotazione verso il value europeo proseguirà, poiché il momentum economico resta favorevole e stiamo entrando in un regime di inflazione più persistente.

UNA ROTAZIONE PLURIENNALE


Ma avvertono che la traiettoria non sarà lineare, anche se non prevedono un'inversione di tendenza. Poiché lo sconto del value rispetto al growth rimane storicamente elevato nonostante le recenti performance, vedono piuttosto spazio per una rotazione pluriennale, a vantaggio degli investitori di lungo termine, che dovrebbero però essere selettivi. La prima parte della rotazione ha favorito tutte le aree value, ma la fase successiva sarà più diversificata, per cui più avanza la rotazione, più gli investitori dovranno concentrarsi sulla selezione e assumere un atteggiamento mentale orientato ai rendimenti reali, cercando aziende in grado di mantenere la crescita di margini e utili e continuare a offrire dividendi sostenibili.

OPPORTUNITÀ DA DIVIDENDI E SMALL CAP


Anche le azioni che distribuiscono dividendi e le "small cap" potrebbero offrire opportunità in un contesto di inflazione più elevata, con l'azionario europeo che rappresenta un terreno di caccia interessante. In particolare, secondo gli esperti di Amundi, le azioni che distribuiscono dividendi saranno richieste in quanto gli investitori si concentreranno sui rendimenti reali. Gli utili tendono a convertirsi in dividendi con uno scarto di circa un anno, quindi gli esperti di Amundi ritengono che nel 2022 dovremmo vedere il pieno beneficio della forte crescita del 2021.
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