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Bonus per partite iva 2022, ecco come funziona

Si tratta del bonus indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), riservato ai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata, confermato nell’ultima manovra per il biennio 2022-2023

di Fabrizio Arnhold 19 Gennaio 2022 11:29
financialounge -  Bonus partite Iva fisco Iscro Lavoratori autonomi liberi professionisti

La legge di Bilancio ha confermato l’incentivo anche per il biennio 2022-2023. Si tratta del bonus indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), riservato ai liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps. Per semplificare, si può considerare una sorta di contributo di disoccupazione destinato alle partite Iva. Vediamo come funzione e chi ne ha diritto.

BONUS PARTITE IVA 2022


Il bonus Partite Iva 2022 è riservato ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione separata che esercitano lavoro autonomo. Si tratta del bonus indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro): può essere corrisposto ai lavoratori non titolari di pensione e che non hanno incassato il reddito di cittadinanza.

I REQUISITI


Per poter richiedere l’agevolazione, i lavoratori autonomi e liberi professionisti titolari di partita Iva devono aver prodotto nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti. Inoltre il reddito complessivo non deve essere superiore a 8.145 euro.

PARTIVA IVA ATTIVA DA 4 ANNI


Tra le altre condizioni da rispettare ci sono quelle di “anzianità”: la partita Iva deve essere attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione delle domanda di Iscro e occorre essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria. Il bonus è previsto nella legge di Bilancio 2021 ed è relativo al biennio 2022-2023: i beneficiari hanno diritto a un contributo mensile per 6 mesi.

A QUANTO AMMONTA


Il bonus è pari al 25%, calcolato su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate. Per rendere meglio l’idea, facciamo un esempio: ultimo reddito annuo certificato pari a 7.000 euro. In questo caso si divide il totale, per avere come riferimento il semestre (5.000 / 2 uguale 2.500 euro) e successivamente si moltiplica il valore per il 25 per cento: 2.500 x 25% uguale 625 euro. Ecco questo è l’importo mensile della prestazione Iscro.

I TEMPI DELL’EROGAZIONE


La prestazione non può essere di importo inferiore a 250 euro ma non può superare il tetto massimo di 800 euro, sempre per massimo sei mesi. Chi inoltra la domanda, rispettando i requisiti, avrà subito diritto all’assegno mensile. L’accesso all’agevolazione, però, è consentito una sola volta nel triennio 2021-2023.

COME E QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA


La domanda di Iscro va presentata in modalità telematica all’Inps. Per inoltrare il modulo di richiesta serve essere in possesso di Spid, oppure di Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). C’è tempo per presentare la domanda entro il 31 ottobre 2022, oppure il 31 ottobre del 2023, in riferimento all’ultimo anno utile previsto dalla normativa.
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