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Mitigare il rischio

Amundi: portafogli multi-asset resilienti a prova di inflazione

Gli investitori multi-asset dispongono di un’ampia gamma di strumenti per far fronte a pressioni più forti sui prezzi, rendendo l'allocazione ben diversificata

di Virgilio Chelli 14 Gennaio 2022 14:19
financialounge -  Amundi asset allocation daily news inflazione investimenti Matteo Germano portafogli multi-asset

Politica monetaria e tendenze dei mercati sono guidate dall’inflazione, per cui anche nella costruzione del portafoglio occorre riconoscerne il ruolo chiave, individuando ex ante un possibile cambiamento nel regime inflazionistico per ottimizzare i portafogli multi-asset. Gli investitori stanno cominciando a mettere in discussione la sostenibilità degli attuali livelli di mercato con inflazione più persistente che si sta materializzando in un quadro frammentato, con differenze tra aree geografiche, perché i dati sono robusti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nella maggior parte dei Mercati Emergenti, seguiti dall'Eurozona, ma sono inesistenti in Giappone e molto contenuti in Cina.

NORMALIZZAZIONE DA METÀ 2022


Matteo Germano, Head of Multi-Asset di Amundi, spiega che dal 2021 si è registrata una fase iperinflazionistica, con gli indicatori di prezzi al consumo e alla produzione degli Stati Uniti nella fascia del 6-10%, in uno scenario che dovrebbe persistere nella prima parte del 2022, con inflazione strutturalmente superiore ai livelli pre-crisi. Germano prevede una certa normalizzazione a partire da metà 2022 e il rientro nella normalità nel 2023. Le banche centrali svolgeranno un ruolo cruciale nella gestione delle aspettative: hanno già riconosciuto che l'inflazione non è transitoria, ma restano “dietro la curva”, per cui la comunicazione sarà la chiave per evitare forti sell-off nel mercato.

MIRARE A RENDIMENTI REALI


In questo contesto, sottolinea l’esperto di Amundi, gli investitori multi-asset devono ripensare i portafogli, rendendoli resilienti a un’inflazione più elevata e mirando a rendimenti ‘reali’ per sfuggire all’illusione nominale. A questo scopo, va considerata un'ampia gamma di classi di attivi che potrebbero dimostrarsi resilienti all'inflazione. Monitorare l'evoluzione dell'inflazione con sofisticati strumenti analitici, come l'Amundi Inflation Phazer, può aiutare a orientarsi. Nel 2022 le reazioni delle diverse banche centrali all’inflazione desincronizzata saranno una fonte di performance relativa in un’asset allocation attiva.

UPSIDE LIMITATO PER LE AZIONI


Secondo Germano, i rendimenti azionari dovrebbero restare positivi ma a una singola cifra nella fascia bassa, e gli investitori dovrebbero orientare i portafogli verso settori value e di qualità. Anche la selezione dei titoli sarà importante per scegliere aziende con un pricing power più forte, mentre nel reddito fisso, le obbligazioni indicizzate tenderanno a sovraperformare a causa degli allargamenti degli spread. Inoltre, con le politiche monetarie accomodanti in ritirata, i tassi tendono a salire e dovrebbe essere favorito un posizionamento corto sulla duration.

PESA ANCHE LA TRANSIZIONE ENERGETICA


Secondo Germano, il rischio di rimanere in uno scenario iperinflazionistico per un periodo più lungo del previsto non è trascurabile, considerando che anche la transizione energetica potrebbe aumentare le pressioni inflazionistiche. In questo contesto, le commodity cicliche si sono dimostrate la migliore asset class, ma anche una certa esposizione alle valute delle materie prime può rivelarsi vantaggioso, mentre in una recessione iperinflazionistica l'oro dovrebbe essere una copertura efficace.

AMPIA GAMMA DI STRUMENTI


In conclusione, l’esperto di Amundi ritiene che gli investitori multi-asset dispongano di un’ampia gamma di strumenti per far fronte a pressioni inflazionistiche più forti, e nel 2022 dovrebbero concentrarsi su un’allocazione ben diversificata e ruotare i portafogli verso le classi di attivi che possono trarre beneficio da un'inflazione più elevata.
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