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Mercati e investimenti

GAM: “Anche nel 2022 non c’è alternativa all’azionario, ma attenti alle sorprese”

Massimo De Palma (GAM Italia SGR) indica nelle mosse della Fed, nelle elezioni USA di Mid Term, nelle relazioni tra Washington e Pechino e nelle elezioni del Presidente della Repubblica in Italia alcuni dei fattori critici

di Leo Campagna 9 Gennaio 2022 09:30
financialounge -  GAM Investments Massimo De Palma mercati Morning News

Cosa si devono aspettare gli investitori dal 2022? Nella sua analisi sui mercati all’inizio del nuovo anno, Massimo De Palma, Head of Multi Asset Team di GAM (Italia) SGR, ritiene che alla luce di tassi di interesse reali ancora in territorio negativo, anche quest’anno l’azionario rimarrà l’asset class più attraente. Al contempo, tuttavia, non mancheranno fattori critici che renderanno il percorso dei listini non lineare.

PROSPETTIVE POSITIVE PER I PROFITTI DEL PRIMO TRIMESTRE


“Nelle prossime settimane inizierà la consueta stagione degli utili relativi al quarto trimestre 2021. Le previsioni indicano risultati ancora al di sopra delle stime di consenso e prospettive positive anche per i profitti del primo trimestre” sottolinea De Palma. Le stime degli analisti per l’intero 2022 prevedono un rialzo dei profitti aziendali USA del 9,2%, un tasso ben superiore al 5% della media decennale (2011-2020).

TINA (THERE IN NO ALTERNATIVE)


In Europa, invece, le stime dell’EBIT (reddito operativo) relativo alle aziende dello STOXX 600 sono per un rialzo medio del 15,5%, simile all’anno precedente ma superiore alla media decennale del 13%. “L’investimento azionario non si può considerare in termini assoluti a buon mercato ma lo è in termini relativi. Con i tassi di interesse in molti casi negativi, resta valido l’acronimo TINA (There is No Alternative), ovvero che l’azionario è l’unica alternativa all’investitore per ottenere rendimento”, specifica il manager di GAM.

POSSIBILI FATTORI CRITICI


De Palma, tuttavia, avverte gli investitori sui possibili fattori critici. A cominciare dal grosso punto interrogativo sull’evoluzione della pandemia: un aspetto imprescindibile in tutti gli scenari. “Per quanto riguarda invece la FED, dopo l’ultima riunione di dicembre, sono attesi tre rialzi dei tassi USA nel 2022. Cruciale sarà verificare la risposta di Powell ai dati sull’inflazione, se adotterà un approccio aggressivo rischiando reazioni negative dei mercati, oppure più paziente attendendo un progressivo rientro dell’indice dei prezzi a partire dal secondo trimestre”, commenta De Palma.

ELEZIONI DI MID TERM NEGLI STATI UNITI


Anche le elezioni di Mid Term negli Stati Uniti saranno osservate speciali. “Le previsioni indicano una probabile maggioranza Repubblicana al Senato, con conseguente limitata capacità di manovra per Biden. A mano a mano che si avvicinerà novembre i sondaggi sull’esito delle votazioni determineranno un certo nervosismo sui mercati”, riferisce il manager.

RELAZIONI TRA WASHINGTON E PECHINO


Per De Palma, inoltre, vanno trovate soluzioni non solo dal punto di vista commerciale, ma anche da quello politico, nelle relazioni tra Washington e Pechino. “Se a livello economico la Cina intende impegnarsi nel creare le condizioni per stabilizzare il sistema e ridare slancio alla crescita dopo il rallentamento nel corso del 2021, rimane sul tavolo l’ingombrante questione di Taiwan che potrebbe portare ulteriori tensioni nel prossimo futuro” argomenta il manager.

IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA


L’analisi di De Palma si conclude sulle votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica italiana che inizieranno il prossimo 24 gennaio. “L’eventuale elezione del premier Draghi potrebbe determinare la scadenza anticipata della legislatura e comportare instabilità nel quadro politico. Per evitare eventuali tensioni sui mercati finanziari sarà indispensabile una gestione accorta della situazione”, è la considerazione finale di Head of Multi Asset Team di GAM (Italia) SGR.
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