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Dopo il piano

UniCredit continua la corsa in Borsa

Il giorno dopo il piano industriale firmato dall’ad Andrea Orcel, il titolo dell’istituto di credito è in rialzo del 2% a Piazza Affari. Annunciato un nuovo piano di buyback per un ammontare massimo pari a 651.573.111 euro

di Fabrizio Arnhold 10 Dicembre 2021 11:47
financialounge -  Andrea Orcel borsa piano industriale Unicredit

Non si ferma il rialzo del titolo di UniCredit dopo il balzo di ieri (+10,8%), all’indomani della presentazione del nuovo piano industriale firmato dall’ad Andrea Orcel. Il titolo guadagna circa il 2%, superando quota 13 euro, sui massimi da febbraio 2020.

IL PIANO DI ORCEL


Il piano presentato dall'amministratore delegato Andrea Orcel prevede al 2024 almeno 16 miliardi di euro distribuiti agli azionisti, con payout al 30% sul 2021, al 35% sul 2022, almeno il 35% dopo. Inoltre, il nuovo piano "UniCredit Unlocked" prevede un utile netto 2022 sopra 3,3 miliardi di euro.

TARGET SUPERIORI ALLE ATTESE


Oggi Equita sottolinea che il business plan si caratterizza per target superiori alle attese e un significativo miglioramento nella remunerazione per gli azionisti. Nello specifico, ricavi netti al 2024 superiori a 17 miliardi (16,2 miliardi attesi), costi in calo a 9,4 miliardi (10 miliardi attesi) e la distribuzione agli azionisti 16 miliardi tra dividendi e buyback.

I PUNTI APPREZZATI DEL PIANO


Per Equita, tra i punti più apprezzati del nuovo piano “una politica di remunerazione particolarmente ricca, basata interamente sulla generazione di capitale e assunzioni conservative sull'andamento dei tassi”. UniCredit “ha già un buon track record in termini di riduzione dei costi operativi", una leva per sostenere la crescita interamente nelle mani del management.

IL PROGRAMMA DI BUYBACK


L’istituto bancario ieri ha reso noto di aver definito e approvato le modalità attuative per l’esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie per un ammontare massimo pari a 651.573.111 euro e per un numero di azioni ordinarie UniCredit non superiore a 110.000.000. Per questo secondo programma di buyback J.P. Morgan sarà intermediario terzo abilitato.
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