Costruzione del portafoglio

Vontobel: i multipli gonfiati sono il rischio maggiore per il mercato azionario

Matthew Benkendorf, CIO Boutique Quality Growth di Vontobel, mette in guardia sui titoli di scarsa qualità che hanno messo a segno performance sul rimbalzo e preferisce utili in crescita più contenuta ma duratura

di Stefano Caratelli 26 Novembre 2021 08:00

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Mentre l’azionario mostra preoccupanti segni di “esuberanza”, gli investitori stanno trascurando i settori dei beni di prima necessità, della sanità e dei consumi discrezionali, che si stanno ancora normalizzando dopo il Covid. Negli ultimi mesi, il mercato ha corso un rischio considerevole favorendo i titoli in iper-crescita e di bassa qualità, mentre l'inflazione ha imboccato una traiettoria ignota. Ma è improbabile che questo tipo di azioni possano soddisfare le elevate aspettative riposte. Anche se molti tracciano analogie con crisi del passato come nel 2000/2001 o nel 2008/2009, non abbiamo mai visto nulla di simile prima d'ora. L'inflazione ha diviso il mercato in chi crede che sia transitoria e chi non. Non possiamo saperlo e potremmo trovarci di fronte a un fenomeno del tutto nuovo e gli investitori farebbero meglio ad aspettare una risposta.

LA FED HA FATTO UN LAVORO RAGIONEVOLE


Parte da qui l’analisi di Matthew Benkendorf, CIO Boutique Quality Growth di Vontobel, secondo cui la Fed ha fatto un lavoro ragionevole nel gestire la situazione, sta aspettando con attenzione e bilanciando i rischi. Anche se c'è una forte possibilità che l’inflazione si stabilizzi a medio termine, potrebbe essere necessario un altro anno. Nel complesso il contesto è ancora deflazionistico, con l'indebitamento a nuovi massimi e la crescita a lungo termine che non dovrebbe superare i livelli pre-pandemia. Ma se l'inflazione dovesse prendere piede, è importante riflettere sui modelli di business delle aziende in portafoglio, secondo l’esperto di Vontobel.

FAVORITO CHI HA PRICING POWER


Le aziende ad alta intensità di manodopera andrebbero evitate perché esposte alla crescita dei salari, mentre quelle con potere di determinazione dei prezzi possono gestire molto meglio l'inflazione. I beni di prima necessità sono anche quelli che possono trasferire le pressioni al consumatore più facilmente, ma gli investitori dovrebbero assicurarsi che il potere dei prezzi sia sostenibile. Le case automobilistiche sono un'anomalia, poiché l'ambiente insolito di un'offerta limitata e domanda massiccia ha dato un potere di prezzo unico, ma la concorrenza feroce finirà per erodere la capacità di trasferire l'aumento dei prezzi.

EUFORIA DA MERCATO DI FINE CICLO


Oggi il mercato sembra affascinato da aziende con alta crescita ma dati sottostanti deboli, come il basso rendimento del capitale investito, bassa redditività e alta leva. È un fenomeno tipico dell'euforia del mercato a fine ciclo, che ha spinto un'ampia fascia di nomi sopra le medie di prezzo a lungo termine, ma secondo l’esperto di Vontobel sono aziende che raramente possono mantenere una crescita degli utili a due cifre per cinque anni e ripeterla per altri cinque. Per cui, afferma Benkendorf, la compressione dei multipli è il più grande rischio per il mercato in questo momento.

MOLTE OPPORTUNITÀ NEI TITOLI CON UTILI COSTANTI


Abbondano invece le opportunità con un potenziale di crescita costante degli utili, aziende con bilanci sani ma con gli utili ancora in fase di normalizzazione, per cui la performance è stata piatta o solo leggermente in rialzo, rendendole poco attraenti per gli investitori impazienti. L’esperto di Vontobel fa l’esempio di Coca Cola, Pepsi e Heineken, che non hanno ancora beneficiato della riapertura post Covid, e anche del medtech, che ha sottoperformato perché alcune attività sono state chiuse durante la pandemia, ma dovrebbero normalizzarsi man mano che gli impianti di pacemaker o stent ritornano. Anche nomi come Visa e Mastercard non hanno ancora beneficato della ripartenza del business dei viaggi.

OCCASIONI NEI BENI DI CONSUMO


L’esperto di Vontobel vede inoltre opportunità nei beni di consumo discrezionali, dato che in parte le vendite al dettaglio negli Stati Uniti devono ancora riprendersi, e cita ad esempio Ross Stores, un underperformer nonostante l’euforia sulla spesa per consumi che sta tornando grazie ai risparmi, che dovrebbe beneficiare della crescita dei salari. Man mano che il commercio si normalizza, queste aziende generano flussi di cassa sani e dovrebbero veder crescere gli utili dalla singola cifra alle doppie.

ASPETTARSI RENDIMENTI A UNA CIFRA


Benkendorf ricorda che un rendimento azionario normalizzato a lungo termine è nello spazio medio a una cifra, e se i portafogli sono in grado di produrlo nei prossimi due anni gli investitori possono dirsi soddisfatti. Alla fine il mercato potrebbe restare scioccato di non ottenerli quando i nomi di bassa qualità e alto potenziale si esauriranno.

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