Gli Usa sfidano l'Opec+: scorte sul mercato per calmierare il prezzo del petrolio

Avvio in rialzo per le Borse europee nonostante l'aumento dei casi di Covid-19. Piazza Affari è la migliore in Europa con un rialzo superiore al mezzo punto percentuale, bene anche Parigi e Londra mentre Francoforte viaggia poco sopra la parità. In evidenza ancora il titolo Tim, che in avvio di seduta guadagna l'8% e si porta a 0,47 euro (sempre più vicino all'offerta di Kkr pari a 0,505 euro per azione).

SFIDA SUL PETROLIO

Occhi puntati sul petrolio nella giornata di oggi. Per tentare di frenare l'aumento dei prezzi gli Stati Uniti e altri paesi grandi consumatori di petrolio hanno deciso di attingere alle proprie scorte strategiche. Oltre agli Usa, anche Cina, India, Giappone, Corea del Sud e Regno Unito hanno comunicato l'utilizzo delle scorte, cosa che non accadeva da circa 10 anni.

SCORTE SUL MERCATO

Gli Stati Uniti rilasceranno sul mercato circa 50milioni di barili, una scelta che arriva dopo il mancato aumento della produzione da parte dell'Opec, l'organizzazione dei paesi produttori. Ma da soli gli Usa non possono fare molto per incidere sull'aumento del prezzo del petrolio, e quindi sull'inflazione, per questo motivo il rilascio delle scorte sarà coordinato in modo da fare pressione sui paesi produttori. Dopo il calo di ieri, per il momento il prezzo del petrolio si sta muovendo al rialzo: il Wti è a quota 79 dollari al barile (+0,6%) mentre il Brent è a 82,7 dollari al barile (+0,6%).

TOKYO IN ROSSO

Negli Usa il rendimento dei Treasury rientra verso l'1,645% in attesa della pubblicazione delle minute dell'ultima riunione della Federal Reserve. Dopo i rialzi di ieri (ad eccezione del Nasdaq) i futures Usa sono in lieve calo. In Asia seduta in netto ribasso per la Borsa di Tokyo, con l'indice Nikkei che perde l'1,58%. In leggero rialzo Hong Kong e Shanghai, che chiudono rispettivamente a +0,12% e +0,10%.