Contatti

Economia reale e risparmio

Ecco quali sono tutti i vantaggi di Eltif e Pir per gli investitori

Lo spiegano in questa intervista a Financialounge.com Pierre-Henri Carles, Head of Amundi Real Assets in Italia, e Andrea Binelli, Responsabile Direzione Private Banking Gruppo Crédit Agricole Italia

di Redazione 29 Ottobre 2021 11:13
financialounge -  Amundi Andrea Binelli Crédit Agricole eltif Pierre-Henri Carles PIR

Scoprire il funzionamento dei Pir e degli Eltif, in quale modo possono aiutare la ripartenza economica dell'Italia e quali possono essere i vantaggi per gli investitori. Abbiamo rivolto alcune domane a Pierre-Henri Carles, Head of Amundi Real Assets in Italia, e Andrea Binelli, Responsabile Direzione Private Banking Gruppo Crédit Agricole Italia per approfondire questi temi, per scoprire qual è l'approccio specifico di Amundi e quali sono le novità in arrivo.

Quali sono le differenze e le analogie tra Pir e Eltif?


Pierre-Henri Carles: "Pir ed Eltif condividono lo stesso obiettivo: investire nell’economia reale per offrire alle piccole e medie imprese un canale di finanziamento aggiuntivo rispetto al finanziamento bancario. Tuttavia le differenze non sono poche a livello di fiscalità, territorialità, struttura e potenziale clientela.
I Pir sono dei “contenitori fiscali” e non degli strumenti finanziari in sé. L’industria del risparmio gestito si è fatta parte attiva nel lancio di numerosi fondi comuni Pir che hanno avuto un buon riscontro commerciale. Gli Eltif invece sono fondi chiusi e i capitali raccolti sono rimborsati solo a scadenza o dopo un determinato periodo di tempo. Uno dei tratti distintivi dei Pir è poi il regime di esenzione fiscale (se vengono rispettate le norme sui sottostanti e lo strumento viene detenuto per almeno cinque anni) che consiste nell’esenzione sia dalla tassazione su utili, interessi, cedole e dividendi generati dall’investimento sia delle imposte di successione. Gli Eltif non godono invece di questi benefici di natura fiscale. Esistono poi ulteriori differenze rilevanti per quanto concerne i sottostanti.
Con il Decreto Fiscale del 2020 ai Pir ordinari sono stati affiancati i Pir alternativi, che condividono con quelli “tradizionali” la struttura giuridica e le agevolazioni fiscali ma che sono veicoli con caratteristiche ben diverse sia sul fronte dei sottostanti sia su quello della capacità di investimento. Grazie a questo Decreto però le differenze tra Pir e Eltif si sono in parte assottigliate. La norma prevede infatti che i Pir alternativi possano essere costituiti attraverso un’ampia gamma di strumenti, inclusi gli Oicr chiusi e di conseguenza gli Eltif. Questi ultimi possono quindi assumere la forma di un Pir alternativo oppure i due strumenti possono essere usati in combinazione".

Perché questi strumenti di investimento sono vantaggiosi per gli investitori?


PHC: "In generale Eltif e Pir sono strumenti che all’interno di un portafoglio opportunamente diversificato e con un peso percentuale calibrato possono giocare un ruolo importante nella ricerca di rendimento. Oltre al lungo periodo di detenzione, caratteristica in parte comune a entrambi, gli Eltif si contraddistinguono per l’investimento anche in attivi illiquidi e questo ne aumenta la complessità ed il profilo di rischio ma ovviamente anche le opportunità di rendimento. I Pir presentano l’indubbio vantaggio di offrire un regime fiscale di esenzione per l’investitore, a patto di rispettare le condizioni previste dalla normativa per beneficiarne".

In quale modo Eltif e Pir possono contribuire alla ripartenza economica dell'Italia?


PHC: "Pir e Eltif sono la risposta dei legislatori, nazionali e comunitari, alla necessità di istituire nuove forme di investimento per incanalare i risparmi del settore privato verso l’economia reale. Se ci limitiamo alla sola Italia, i risparmi delle famiglie, già di per sé elevati storicamente, hanno registrato un picco durante la pandemia e languono in conti correnti e depositi in attesa di forme di investimento redditizie. In un contesto di crescente inflazione questo risparmio rischia di perdere valore se non viene prontamente investito in strumenti finanziari con potenzialità di rendimento. Pir e Eltif sono strumenti utili a creare un ponte fra la ricchezza dei risparmiatori e le eccellenze imprenditoriali del nostro paese.
Inoltre, con l’arrivo in Italia dei fondi europei legati al Next Generation Eu, la ripresa in atto e un atteso miglioramento dell’export che dovrebbe sostenere le nostre Pmi, il contesto di mercato risulta favorevole a forme di investimento che puntano sull’economia reale, quali Pir e Eltif".

Per quale motivo Amundi ha scelto il settore agroalimentare per lanciare il suo ELTIF PIR?


PHC: "La nostra expertise nel settore agroalimentare risale al 2017 quando abbiamo lanciato il fondo Agritaly, un FIA riservato a investitori qualificati che ha raccolto oltre 100 milioni di euro, specializzato nel finanziamento dei produttori di prosciutto crudo e formaggi a lunga stagionatura. Ci eravamo resi conto che esisteva una nicchia di mercato molto interessante rappresentata da quei produttori di eccellenze alimentari made in Italy che avevano necessità di finanziare la loro crescita e avevano un magazzino “immobilizzato” a causa del periodo medio-lungo di stagionatura e invecchiamento dei loro prodotti, prima di poterli commercializzare. Con la pandemia ci siamo poi resi conto della straordinaria resilienza di questo settore che, pur a fronte dell’improvviso blocco del settore alberghiero e della ristorazione, ha tenuto molto bene in termini di vendite grazie alla grande distribuzione.
In questo contesto le possibilità offerta dalla normativa sugli Eltif e più di recente da quella sui Pir Alternativi, ci hanno permesso di mettere a punto un fondo, Amundi Eltif Agritaly PIR che, con un ticket di ingresso contenuto, offre alla clientela non istituzionale, sia essa retail o private, di investire in real asset e di supportare così l’economia reale".

Quali sono le caratteristiche di Amundi ELTIF Agritaly PIR? In quali aziende investe, in che percentuale e qual è la durata di sottoscrizione?


PHC: "È un fondo comune di investimento alternativo italiano chiuso, non riservato a investitori professionali, qualificabile come Eltif e compliant con la recente normativa sui Pir Alternativi. Si tratta di un fondo di private debt, della durata di 7 anni, che investe prevalentemente in obbligazioni senior garantite di fatto dal magazzino degli emittenti: in primis vino e salumi e formaggi a lunga stagionatura. Si tratta quindi di prodotti di qualità, certificati e riconosciuti dal mercato. Una componente residuale del fondo, fino ad un massimo del 40%, potrà poi essere investita in cosiddetto quasi-equity, vale a dire strumenti di debito subordinati al debito senior o comunque che prevedano una componente di rendimento legata alla capacità di generare utili dell’azienda finanziata. In questi casi, il fondo amplia il suo raggio d’azione a tutto il settore alimentare. Amundi Eltif Agritaly PIR prevede la distribuzione di una cedola semestrale e può essere sottoscritto con un importo minimo di 10.000 euro solo durante i periodi di sottoscrizione: quello attuale si concluderà il 31 dicembre di quest’anno. Trattandosi di fondo chiuso il rimborso delle quote è previsto dopo la scadenza del fondo, il 31 dicembre 2028, o dell’eventuale periodo aggiuntivo della durata massima di un anno".

Ci sono altre novità in arrivo da Amundi per questa tipologia di prodotti?


PHC: "Innanzitutto siamo focalizzati sulla gestione dei fondi che abbiamo lanciato perché è importante sottolineare che la fase di investimento, successiva alla raccolta dai sottoscrittori, richiede tempo per la costruzione del portafoglio. La nostra è infatti un’attività di selezione delle singole aziende che richiede un contatto diretto e approfondito; un dialogo con gli imprenditori, per comprenderne innanzitutto il business case e le sue potenzialità e, successivamente, per verificare l’andamento dell’azienda e l’implementazione dei piani di sviluppo. I riscontri avuti col primo fondo Agritaly ed anche con il nuovo Amundi Eltif AgrItaly PIR, ci confortano ed accrescono continuamente la nostra expertise, propedeutica allo sviluppo di nuovi prodotti".

Quali sono le necessità di investimento della clientela private in questo momento?


Andrea Binelli: "In momenti di cambiamento come quello che stiamo attualmente vivendo emerge sempre di più l’esigenza della Clientela Private di essere accompagnata e guidata nelle scelte di investimento, aumenta cioè la domanda di consulenza a valore aggiunto. Se da un lato questo offre al Private Banking l’opportunità di consolidare il ruolo di consulente e guida a 360° per i propri clienti dall’altro lato emerge l’esigenza per i banker di accrescere le proprie competenze per meglio comprendere i bisogni e identificare le soluzioni più appropriate. E’ per questo che i banker sono sempre di più affiancati da team di esperti e specialisti finanziari che li supportano nella gestione dei portafogli e li guidano anche nel mondo dei prodotti illiquidi, più vicini all’economia reale.
La clientela Private, inoltre, oggi è più sensibile alle tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, è forte la consapevolezza che anche i capitali, se opportunamente indirizzati, possono contribuire attraverso forme evolute di engagement a migliorare la qualità della vita".

Perché avete deciso di distribuire un prodotto Eltif PIR?


AB: "La pandemia ha fatto scoprire agli investitori quanto sia importante sostenere le PMI italiane che rappresentano il principale supporto all’economia del nostro Paese. In questo contesto un prodotto come Amundi Eltif Agritaly PIR rappresenta sicuramente uno strumento innovativo attraverso il quale l’investitore può far percepire il proprio sostegno diretto all’economia reale ed ai produttori del Made in Italy alimentare tanto apprezzati nel mondo. Il prodotto illiquido con flussi cedolari interessanti rappresenta un corretto trade off tra la fiducia accordata e la remunerazione richiesta".

Quali sono i punti di forza dell’offerta Amundi per la clientela private?


AB: "Amundi è un brand particolarmente apprezzato per l’ampiezza della gamma e per la rilevante expertise, ad esempio in ambito ESG . L’impegno storico su tematiche ambientali e sociali da parte del Gruppo Crédit Agricole rende Amundi un partner affidabile in un momento in cui molti player finanziari stanno rivedendo la tassonomia dei propri prodotti per adeguarsi alle nuove tematiche ESG. Particolarmente apprezzati sono anche i comparti bilanciati multi asset il cui hub di investimento è a Milano per l’intero gruppo Amundi".
Share:
Trending