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Europa meglio degli USA ma le vere sorprese sono in Cina e nei mercati emergenti

Le valutazioni e le aspettative di crescita mettono l’Europa davanti a Wall Street ma ci sono profonde opportunità di valore in Cina mentre i nuovi modelli di consumo e i dividendi spingono i mercati emergenti

di Leo Campagna 20 Settembre 2021 09:47
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L’INDICE CHE FOTOGRAFA 4 DIMENSIONI MISURA IL RITARDO DELL’ECONOMIA


La variante Delta del coronavirus ha ritardato la normalizzazione della vita sociale, secondo Columbia Threadneedle Investments, che registra una flessione nel suo speciale indice di ritorno alla “normalità” all’84% all’inizio di settembre dall’86% di inizio di agosto. Un valore di 100% dell’indice segna il livello normale prima della pandemia, che Columbia prevede comunque non venga recuperato causa il cambiamento nei comportamenti indotto dalle misure restrittive, come il lavoro da casa, e destinato a durare. Paul DiGiacomo, Head of Equity Research di Columbia Threadneedle Investments, nell’articolo “Columbia: la variante Delta rallenta il ritorno alla normalità economica”, specifica che l’indice include quattro dimensioni: ritorno a scuola, ritorno ai viaggi e al tempo libero, ritorno sul luogo di lavoro e ritorno agli acquisti nei negozi fisici dei consumatori statunitensi, questo perché il consumo privato della più grande economia del mondo ha un’importanza globale. Gli esperti di Columbia utilizzano grandi quantità di dati disponibili per analizzare il tempo e il denaro che le persone spendono per le quattro dimensioni.

I FATTORI DIETRO A RENDIMENTI ELEVATI E SOSTENIBILI


Gli esperti di Morgan Stanley IM, nell’articolo “Investimenti, l’importanza di preservare nel tempo il rendimento" , spiegano che esistono alcune caratteristiche chiave per conseguire rendimenti sul capitale operativo elevati e sostenibili: potere di fissazione dei prezzi, attività intangibili difficili da replicare con elevate barriere all’ingresso e leadership in settori e categorie con solide opportunità di crescita a lungo termine. Inoltre, è fondamentale un team dirigente in grado di allocare il capitale in modo efficiente, di sostenere tale crescita e di muoversi in un contesto di cambiamenti continui e dirompenti. Senza, non si può creare un effetto ‘compounding’. Il potere di fissazione dei prezzi tutela sia dall’inflazione che dalla deflazione, consentendo inoltre un controllo maggiore sul margine lordo.

MEGLIO L’EUROPA RISPETTO AGLI USA


Nell’ultimo aggiornamento di mercato, Goldman Sachs Asset Management conferma la propria preferenza per le azioni, in particolare per quelle del mercato europeo. L’indice Stoxx 600 viene visto a 520 punti entro 12 mesi, quindi con un rialzo del 10,9%. Per l’S&P 500 il rialzo previsto è di 8,1 punti percentuali. Una differenza dovuta principalmente al diverso andamento degli utili aziendali, oltre che alle valutazioni più basse del mercato europeo rispetto a quello americano. L’andamento degli utili, spiegano gli esperti nell’articolo “Goldman Sachs Asset Management vede l’azionario europeo a +11% entro un anno" è molto più solido per le aziende dello Stoxx 600 europeo. Gli utili per azione del mercato europeo, infatti, hanno un potenziale di crescita del 60% nel 2021 e del 7% nel 2022. Per le aziende dell’S&P 500, invece, la crescita stimata è del 45% e del 2%. Un dato in parte dovuto al calo maggiore degli utili europei nel 2020 (-38%) ma anche al fatto che, storicamente, l’azionario non americano ha dimostrato di essere più esposto alla ripresa economica globale.

PROFONDE OPPORTUNITÀ DI VALORE NELL’AZIONARIO CINA


Fidelity International vede buone opportunità di valore nelle azioni offshore cinesi, mentre le A-shares hanno meno rischi normativi e potrebbero beneficiare di più di politiche fiscali e monetarie più accomodanti. Certo, come si legge nell’articolo “Fidelity: opportunità di investimento intatte sul mercato cinese", molte aziende cinesi dovranno anche spendere di più nel reporting di conformità, in particolare nella gestione dati. Per identificare i vincitori, l’investitore dovrà comprendere le dinamiche specifiche dei settori e identificare le aziende con modelli di business più sostenibili o con potere di prezzo più forte. Nel corso del tempo, Fidelity si aspetta che l’universo MSCI China diventi più equilibrato per ponderazioni settoriali, ad esempio con la riduzione dei nomi di Internet e l’aumento dei settori industriali e IT.

NUOVI MODELLI DI CONSUMO NEI MERCATI EMERGENTI


Molte società dei mercati emergenti sono posizionate per beneficiare di trend ‘secolari’, alcuni dei quali, come l’e-commerce o il gaming online, sono stati accelerati dalla pandemia, mentre altri, come l’ascesa della classe media e la sua domanda di consumi, sono stati temporaneamente frenati, restando in atto nel lungo termine. Lo sottolinea, nell’articolo “Vontobel: i temi dei mercati emergenti da inserire in un portafoglio globale", Matthew Benkendorf, CIO boutique Quality Growth di Vontobel, che individua quattro temi dei mercati emergenti che gli investitori globali dovrebbero considerare ed esempi di aziende che ritiene posizionate per raccogliere frutti in un contesto dinamico: beni di consumo con focus locale, e-commerce regionale, gaming online, e semiconduttori. Il primo trend riempie un vuoto, perché in Cina e altri emergenti i consumatori con reddito in cerca di status prima cercavano i brand occidentali, ma ora sono diventati sempre più insoddisfatti dei prodotti e del packaging che non si sono adattati ai gusti locali, e le aziende con know-how di costumi, preferenze e lingue locali ne stanno soddisfacendo i bisogni.

DIVIDENDI DEI PAESI EMERGENTI PROSSIMA ‘RISING STAR’


Secondo Valeria Vine, Investment Director di Capital Group, i dividendi dei mercati emergenti possono essere la prossima “rising star”, grazie non solo alla maggior eccedenza di cassa ma anche alla migliore corporate governance che si sta diffondendo, con sempre più società che si stanno adeguando alle esigenze degli investitori internazionali. Vine, nell’articolo “Capital Group: possibile boom dei dividendi dell’Azionario Emergente" fa il caso del produttore di chip di Taiwan TSMC, una delle prime aziende emergenti ad adottare una politica di distribuzione regolare dei dividendi sin dal 1997, ma anche della sudcoreana Samsung Electronics, che ha distribuito agli azionisti 13.000 miliardi di KRW in dividendi il 15 aprile 2021, la maggiore nella storia della società e anche del mercato azionario coreano.
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