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La giornata sui mercati

Borse prudenti prima di Jackson Hole, attesa per le mosse della Federal Reserve

Avvio all’insegna della cautela per i listini del Vecchio Continente, con gli investitori che aspettano il discorso dei Powell in programma domani a Jackson Hole. Ifo, peggiorano le esportazioni tedesche

di Fabrizio Arnhold 26 Agosto 2021 09:25
financialounge -  borse FED Jackson Hole mercati Piazza Affari Wall Street

Le Borse europee aprono le contrattazioni sotto la parità, frenate dai timori legati alla diffusione della variante Delta del Covid che hanno rallentato anche i listini asiatici. A Milano il Ftse Mib in apertura segna -0,38%, a Francoforte il Dax -0,63%, il Cac 40 di Parigi -0,43%, l’Ibex 35 di Madrid -0,54% e il Ftse 100 di Londra -0,52%. A Tokyo l’indice Nikkei chiude a +0,06%, con gli investitori che attendono le indicazioni del simposio di Jackson Hole.

ASIA IN ROSSO


Le Borse orientali non hanno beneficiato dell’ennesima chiusura record di Wall Street, ma sui listini asiatici ha prevalso il timore legato al diffondersi dei nuovi casi, soprattutto in Corea del Sud, che ha contribuito a riportare sotto la lente degli investitori l’outlook di politica monetaria delle banche centrali.

ATTESA PER POWELL


Sale l’attesa per l’intervento in programma domani a Jackson Hole, del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Si attendono segnali sulle prossime mosse della banca centrale Usa per continuare a supportare l’economia americana che risente del recente aumento di casi e ricoveri per la nuova ondata di Covid.

PETROLIO SU, IN GERMANIA GIÙ LE ESPORTAZIONI


Sul fronte macro, le esportazioni della Germania perdono slancio e il sentiment tra gli esportatori tedeschi peggiora. L’indice Ifo mette in evidenza come le aspettative nel settore manifatturiero siano crollate a 16,6 punti ad agosto, in calo dai 23,1 punti di luglio. Il petrolio è in recupero, con il Brent che ha messo a segno un balzo del +9% rispetto alla scorsa settimana: oggi la quotazione è poco mossa ma resta sopra quota 72 dollari al barile, mentre il Wti sfiora quota 68 dollari al barile (+0,59%).
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