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Anche HSBC chiude ai Bitcoin
L’amministratore delegato del gruppo bancario britannico Noel Quinn ha dichiarato l’intenzione di non offrire ai clienti opportunità di investimento legate alle valute digitali: "Sono troppo volatili"
di Matia Venini 24 Maggio 2021 15:09
“Data la volatilità, non ci interessano i Bitcoin come asset class”. Così Noel Quinn, amministratore delegato del gruppo bancario britannico HSBC, ha dichiarato in un’intervista a Reuters come l’istituto non abbia intenzione di occuparsi delle valute digitali. “Per ragioni simili non ci stiamo precipitando neanche sulle stablecoin”.
HSBC non ha quindi in programma di offrire monete digitali come opportunità di investimento ai clienti o lanciare un trading desk dedicato alle criptovalute, come fatto invece da Goldman Sachs, che ha creato un team apposito all’interno della divisione trading. “Considero Bitcoin più un asset class che un veicolo di pagamento, con domande molto difficili che sorgono su come valutarlo nel bilancio dei clienti a causa della sua volatilità”, ha dichiarato Quinn, che ha bocciato anche le stablecoin, quelle valute digitali che cercano di evitare eccessivi sbalzi di valore ancorandolo ad asset come il dollaro o l’euro.
La chiusura di HSBC nei confronti del Bitcoin arriva in un momento difficilissimo per la regina delle criptovalute, che negli ultimi cinque giorni ha perso il 30% del proprio valore scendendo sotto quota 36mila dollari per poi rimbalzare a più di 37mila dollari. A pesare sono state soprattutto le decisioni delle istituzioni finanziarie di Cina e Stati Uniti, che vedono nelle valute digitali un veicolo per attività criminali. La scelta di Tesla di bloccare i pagamenti delle auto in Bitcoin ha inoltre fatto emergere problemi sulla sostenibilità ambientale delle cripto.
“NON È VEICOLO DI PAGAMENTO”
HSBC non ha quindi in programma di offrire monete digitali come opportunità di investimento ai clienti o lanciare un trading desk dedicato alle criptovalute, come fatto invece da Goldman Sachs, che ha creato un team apposito all’interno della divisione trading. “Considero Bitcoin più un asset class che un veicolo di pagamento, con domande molto difficili che sorgono su come valutarlo nel bilancio dei clienti a causa della sua volatilità”, ha dichiarato Quinn, che ha bocciato anche le stablecoin, quelle valute digitali che cercano di evitare eccessivi sbalzi di valore ancorandolo ad asset come il dollaro o l’euro.
IL CROLLO
La chiusura di HSBC nei confronti del Bitcoin arriva in un momento difficilissimo per la regina delle criptovalute, che negli ultimi cinque giorni ha perso il 30% del proprio valore scendendo sotto quota 36mila dollari per poi rimbalzare a più di 37mila dollari. A pesare sono state soprattutto le decisioni delle istituzioni finanziarie di Cina e Stati Uniti, che vedono nelle valute digitali un veicolo per attività criminali. La scelta di Tesla di bloccare i pagamenti delle auto in Bitcoin ha inoltre fatto emergere problemi sulla sostenibilità ambientale delle cripto.
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