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Approvato in Cdm

Dl Sostegni bis, Draghi: “Così possiamo guardare al futuro di un Paese che riapre"

Il decreto legge “stanzia 40 miliardi di cui 17 a sostegni per le imprese, 9 ancora alle imprese per aiuti al credito e 4 miliardi per le fasce più deboli”, ha spiegato il premier in conferenza stampa

di Fabrizio Arnhold 20 Maggio 2021 17:06
financialounge -  aiuti a fondo perduto Decreto Sostegni bis lavoro Mario Draghi

“È un decreto diverso dal passato, perché guarda al futuro, a un Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, commenta così in conferenza stampa il nuovo decreto Sostegni bis, appena approvato in Consiglio dei ministri.

PROVVEDIMENTO DA 40 MILIARDI


Si tratta di un provvedimento che “stanzia 40 miliardi, di cui 17 a sostegni per le imprese e professioni, 9 ancora alle imprese per aiuti al credito e liquidità, 4 miliardi alle fasce in difficoltà, alle fasce più deboli per accompagnare i lavoratori in un processo che nei prossimi mesi sarà complicato”, aggiunge Draghi.

GUARDARE AL FUTURO CON OTTIMISMO


Le misure contenute nel nuovo decreto permetteranno “alle imprese di guardare al futuro con ottimismo”, continua il premier Draghi. “Il manifatturiero è ripartito, è ripartita l’edilizia, ora ci aspettiamo che ripartano il turismo e la ristorazione”.

ANCHE IL CRITERIO DELL’UTILE


Tra le novità del nuovo provvedimento, entra il criterio dell’utile. “Accanto al criterio del fatturato viene previsto anche il criterio dell’utile”, precisa il presidente del Consiglio. “Il problema è che ci vuole tempo per accertare l’utile, ma intanto si fanno tutte e due le cose”. La seconda novità è l’arco temporale, ci sono 370mila nuove partite Iva incluse nel programma di sostegno. Il premier spiega che c’è anche “un provvedimento per la ricapitalizzazione delle imprese per mettere più capitale nelle imprese”.

INFLAZIONE NON PREOCCUPA


Draghi, a proposito dell’aumento dei prezzi, ha detto che l’inflazione attuale non richiede interventi. Una tassa di successione sui grandi patrimoni per finanziare politiche per i giovani, è stata la proposta del segretario dem, Enrico Letta. “Non ne abbiamo mai parlato ma questo non è il momento di prendere soldi dai cittadini ma di darli”, ha replicato il premier Draghi che ha poi precisato come il miglior sostegno è la riapertura.
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