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Dopo l'IPO del 2020

Xpeng riceve 2 miliardi di dollari di credito dalle banche cinesi

La rivale cinese di Tesla è solo l’ultima delle aziende produttrici di veicoli elettrici sostenuta dagli istituti finanziari di Pechino

di Matia Venini 12 Gennaio 2021 14:40
financialounge -  cina credito smart Tesla Xpeng

Le banche cinesi stanno intensificando il loro sostegno ad alcune società di auto elettriche locali. Xpeng, conosciuta come la rivale di Tesla dagli occhi a mandorla, ha annunciato di essersi assicurata una linea di credito da 12,8 miliardi di yuan, pari a 1,8 miliardi di dollari, dalle principali istituzioni finanziarie di Pechino, tra cui i colossi Bank of China, China Construction Bank e Agricultural Bank of China.

DOPO L’IPO


L’annuncio della linea di credito ricevuta da Xpeng arriva dopo i 4 miliardi di dollari raccolti dalla società per l’offerta pubblica iniziale sulla Borsa di New York tra agosto e dicembre. Le azioni della rivale cinese di Tesla dopo l’IPO sono aumentate di oltre il 195%. Al momento l’azienda non ha rivelato il proprio piano di investimento. “L’accordo aiuterà la società a espandere la produzione, le vendite, i servizi e altre operazioni”, è la spiegazione generica affidata a un comunicato.

LE BANCHE CINESI NEL MERCATO AUTO ELETTRICO


China Construction Bank e Agricultural Bank of China nel 2019 avevano partecipato a un prestito delle banche cinesi da 1,28 miliardi di dollari nei confronti di Tesla per permettere a Elon Musk di aprire la fabbrica di Shangai. Mentre nel luglio 2020 i cinque principali istituti finanziari di Pechino hanno concesso oltre 1,7 miliardi di dollari di credito a Nio, startup specializzata nella progettazione e nello sviluppo di veicoli elettrici con sede a Hefei, vicino a Shangai.

I NUMERI DEL 2020


Il 2020 è stato un anno sicuramente positivo per Xpeng. La società ha aperto 116 negozi al dettaglio, 50 centri di assistenza e ha venduto oltre 27mila veicoli, con più della metà dei proventi derivanti dalla nuova berlina P7, distribuita sul mercato a giugno. Nonostante il numero sia doppio rispetto a quello registrato nel 2019, non è ancora minimamente paragonabile a quello raggiunto da Nio, che lo scorso anno ha consegnato 43.700 veicoli.
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