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Le Borse Ue aprono la settimana deboli
Senza spunto i listini del Vecchio Continente, rallentati dell’incertezza sull’accordo commerciale post Brexit e dalle tensioni geopolitiche Usa-Cina. Spread in rialzo, scende il prezzo del greggio
7 Dicembre 2020 09:22

Le Borse europee aprono la settimana all’insegna della cautela, con gli operatori che guardano agli ultimi complicati sviluppi della trattativa tra Ue e Regno Unito per raggiungere un accordo commerciale post Brexit. Milano in avvio di contrattazioni segna -0,38%, Francoforte -0,19%, Parigi -0,42%, Madrid -0,71% e Londra -0,02%. La Borsa di Tokyo chiude la giornata in calo, sull’indice Nikkei pesano le pese di profitto (-0,76%).
Continuano i contatti tra il principale negoziatore della Brexit per il Regno Unito, David Frost, e quello Ue, Michel Barnier, mentre il primo ministro, Boris Johnson, si confronterà al telefono con la presidente delle Commissione europea, Ursula von der Leyen. Al centro delle trattative restano gli aspetti legati all’accordo commerciale.
Tornano sulla scena le tensioni geopolitiche tra Usa e Cina, che rallentano i listini in avvio di seduta, nonostante gli entusiasmi per i progressi sul fronte vaccino. Washington si preparerebbe a imporre sanzioni contro alcuni funzionari diplomatici di Pechino per il loro presunto ruolo nell’espulsione di deputati dell’opposizione eletti a Hong Kong. Occhi puntati anche sull’evoluzione dei contagi: nel Regno Unito si attende l’utilizzo del vaccino già da questa settimana.
Il prezzo del petrolio registra un lieve calo, con il Wti che scende a 46,09 dollari al barile (-0,37%), mentre il barile di Brent è scambiato a 49,13 dollari (-0,24%). In salita invece le quotazioni dell’oro, a 1.843 dollari l’oncia (+0,21%). Lo spread apre a 119 punti base, in rialzo rispetto ai 116 punti base del precedente closing.
LE TRATTATIVE PER LA BREXIT
Continuano i contatti tra il principale negoziatore della Brexit per il Regno Unito, David Frost, e quello Ue, Michel Barnier, mentre il primo ministro, Boris Johnson, si confronterà al telefono con la presidente delle Commissione europea, Ursula von der Leyen. Al centro delle trattative restano gli aspetti legati all’accordo commerciale.
LE TENSIONI USA-CINA
Tornano sulla scena le tensioni geopolitiche tra Usa e Cina, che rallentano i listini in avvio di seduta, nonostante gli entusiasmi per i progressi sul fronte vaccino. Washington si preparerebbe a imporre sanzioni contro alcuni funzionari diplomatici di Pechino per il loro presunto ruolo nell’espulsione di deputati dell’opposizione eletti a Hong Kong. Occhi puntati anche sull’evoluzione dei contagi: nel Regno Unito si attende l’utilizzo del vaccino già da questa settimana.
PETROLIO IN CALO, SPREAD IN AUMENTO
Il prezzo del petrolio registra un lieve calo, con il Wti che scende a 46,09 dollari al barile (-0,37%), mentre il barile di Brent è scambiato a 49,13 dollari (-0,24%). In salita invece le quotazioni dell’oro, a 1.843 dollari l’oncia (+0,21%). Lo spread apre a 119 punti base, in rialzo rispetto ai 116 punti base del precedente closing.
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