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Economia e Covid

Istat: Pil italiano a -8,9% nel 2020, ripresa parziale ma aumento dei disoccupati nel 2021

Stime migliori rispetto a quelle della Commissione europea, che prevedeva un calo del 9,9%. Per il 2021 previsto un aumento della disoccupazione dell’1,6%

di Antonio Cardarelli 3 Dicembre 2020 12:31
financialounge -  economia istat Pil Italia

Secondo l’Istat il Prodotto interno lordo dell’Italia subirà un calo dell’8,9% nel 2020 seguito, nel 2021, da un recupero parziale, pari al 4%. Il dato emerge dal Report sulle prospettive economiche dell’Italia diffuso oggi. La contrazione, dunque, dovrebbe essere meno marcata rispetto a quanto previsto dalla Commissione europea nelle scorse settimane (-9,9%) con un rimbalzo che invece coincide con il dato di Bruxelles (+4,1%). Tuttavia, rispetto alla precedente stima fatta a giugno, l'Istat ha rivisto al ribasso il PIl italiano per il 2020: da -8,3% a -8,9%.

RIPRESA PARZIALE


Anche secondo il rapporto Istat, tuttavia, per tornare ai livelli del Pil pre-Covid bisognerà aspettare almeno il 2022: le ferite inferte dal Covid all’economia, infatti, sono profonde. E nonostante le buone notizie sul vaccino, è ancora presto per parlare di ripresa completa, anche alla luce dell’aumento dei contagi che sta colpendo l’Eurozona e altri Paesi nel mondo.

CALO DELLA DOMANDA INTERNA


A frenare il Pil italiano nel 2020, secondo l’Istat, sarà principalmente il calo della domanda interna (-7,5%) oltre alla contrazione, più contenuta, dell’export (-1,2%). Anche per la domanda interna è previsto un rimbalzo parziale nel 2021 (+3,8%)  così come per la domanda estera netta. Andamento simile per l’evoluzione delle spese delle famiglie, con un calo del 10% nel 2020 e un recupero del 4,5% l’anno successivo. La spesa delle Amministrazioni pubbliche, invece, aumenterebbe sia nel 2020 (+2%) che nel 2021 (+0,1%).

DISOCCUPAZIONE IN CRESCITA


L’analisi dell’Istat si è soffermata anche sul mercato del lavoro. Un mercato che risentirebbe della progressiva normalizzazione dei provvedimenti straordinari a sostegno dell’occupazione, con una crescita del tasso di disoccupazione che passerebbe dal 9,4% del 2020 all’11% del 2021. Una crescita dovuta anche al rientro sul mercato del lavoro di persone che quest’anno erano rimaste inattive.
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