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In manovra spunta anche la proposta di condono tombale col Fisco

Un emendamento di Forza Italia mira all’introduzione di un condono tombale per chiudere i conti in sospeso con il Fisco se si paga entro il 31 ottobre 2021

di Antonio Cardarelli 2 Dicembre 2020 10:29
financialounge -  Condono tombale fisco tasse

Poche settimane fa era stato “nominato” da Matteo Salvini, ora è entrato in uno dei tanti emendamenti presentati alla Legge di Bilancio in fase di approvazione. Si tratta del “condono tombale”, tecnicamente detto “definizione automatica”, che mira a regolare tutti i debiti con il Fisco fino al 31 dicembre 2018.

CONTI IN SOSPESO


L’emendamento porta la firma, tra gli altri, dei deputati di Forza Italia Giacomini, Occhiuto, Prestigiacomo e Porchietto. Si tratta del primo “condono tombale” proposto nella fase post-Covid, e se approvato permetterebbe di chiudere i conti in sospeso con il Fisco alla data del 31 dicembre 2018 senza alcun accertamento futuro. Inoltre, lo stesso emendamento prevede anche l’introduzione di uno scudo penale.

COSA PREVEDE L’EMENDAMENTO


Nel dettaglio, per chiudere i conti con il Fisco – secondo la proposta avanzata da Forza Italia – bisognerà pagare il 40% delle tasse dovute per Irpef e addizionali, Ires, Iva e Irap. Come gli altri condoni, anche questo – se approvato – non sarà accessibile a chi ha accertamenti in corso o pendenze penali con il Fisco. Inoltre, il condono non sarà accessibile a chi dichiara più di 5 milioni di euro. In termini di pagamento, per chiudere i conti in sospeso con il Fisco bisognerà versare il dovuto entro il 31 ottobre 2021 in un’unica soluzione, oppure con rate dilazionate su 5 anni con uno sconto, però, che sarebbe solo del 20%.

LE MOSSE DEL GOVERNO


Nei giorni scorsi il leader della Lega Matteo Salvini era tornato a invocare un condono “edilizio, fiscale e tombale” alla luce della grave crisi sanitaria ed economica. L’emendamento sul condono tombale verrà discusso in Commissione Bilancio nei prossimi giorni insieme agli altri circa settemila emendamenti presentati da maggioranza e opposizione, compreso quello che prevede l’introduzione di una patrimoniale progressiva. Per il momento, per venire incontro alle richieste delle attività produttive, il governo ha approvato un rinvio delle tasse e un fondo “ristori” da 5,3 miliardi di euro destinato alle aziende in difficoltà.

 
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