Le Borse europee in pausa dopo il rally

Aperture nel segno della cautela sui listini europei. Milano e Francoforte partono leggermente sopra la parità con FTSE MIB e DAX. Leggermente meglio Parigi, che in avvio arriva in area +0,3%, mentre Londra e Madrid virano in rosso, con la Borsa spagnola che perde mezzo punto percentuale.

WALL STREET CHIUSA

Oggi le Borse europee non potranno volgere lo sguardo verso Wall Street. I listini americani, infatti, non apriranno perché negli Usa si festeggia il Giorno del Ringraziamento. Nella seduta di ieri il Dow Jones è tornato sotto i 30mila punti (29.872) con un calo dello 0,58%, una frenata che ha interessato anche l’S&P 500 (ma non il Nasdaq, che ha chiuso a +0,47%) dovuta anche all’aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione. Il Pil del terzo trimestre è stato confermato a +33,1% rispetto al trimestre precedente.

TOKYO IN VERDE

Sul fronte vaccini, prosegue l’ottimismo nonostante l’errore ammesso da AstraZeneca nella somministrazione in fase di test che potrebbe aver in parte falsato i risultati. L’indice Nikkei 225 di Tokyo chiude con un robusto +0,91%. A poche ore dalla chiusura anche Hong Kong e Shanghai viaggiano in terreno positivo, grazie anche al primo messaggio ufficiale inviato dal presidente cinese Xi Jinping a Joe Biden in cui si parla di auspicio che i due Paesi possano cooperare.

COSA SUCCEDE IN EUROPA

Tornando all’Europa, la fiducia dei consumatori tedeschi e francesi, risulta in calo mentre i Paesi dell’Unione continuano a monitorare da vicino l’andamento dei contagi per valutare le misure da prendere in vista del Natale. Nel frattempo il Tesoro italiano si prepara a collocare nuovi titoli per un valore di circa 6 miliardi di euro e sempre oggi c’è attesa per le parole del capo economista della Bce Philip Lane. A Piazza Affari occhi puntati su una possibile mossa di Generali, che nei giorni scorsi ha soppesato – con una lettera alla Consob – l’eventualità di incrementare la propria partecipazione in Cattolica (oggi al 24%). Attenzione anche all’opa lanciata da Credit Agricole su Creval.

MATERIE PRIME

Intanto, sulla scorta dell’ottimismo per la ripresa, prosegue la rincorsa del petrolio con il Wti a 45,79 dollari al barile e il Brent a 48,69 dollari al barile. In leggero aumento anche il prezzo dell’oro (+0,15% a 1.808 dollari l’oncia) mentre il dollaro continua a perdere terreno rispetto all’euro (cambio euro/dollaro a 1,193).