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Idee di investimento, tutte le opportunità propiziate da un dollaro debole

Cresce il consenso sul proseguimento della debolezza del dollaro e, in parallelo, la forza relativa del debito emergente in valuta locale. Possibile un rialzo dei rendimenti dei Treasury USA

di Leo Campagna 26 Ottobre 2020 12:45
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VIEW COSTRUTTIVA SUI GOVERNATIVI CORE


Sulla componente core del debito governativo la view di Pramerica SGR è costruttiva, mentre per quanto riguarda i BTP, alle quotazioni attuali non resta grande spazio per ulteriori restringimenti dello spread, e solo il carry positivo giustifica una residua posizione lunga in assenza di grandi rischi politici e con la BCE che estenderà fino a fine anno il supporto. Sulle valute, come si legge nell’articolo “Pramerica SGR: cautela sulle azioni e graduale rientro dal debito corporate”, vanno mantenute le posizioni lunghe sull’euro, anche a determinati livelli si potrebbe ridurre ulteriormente la posizione corta sul dollaro, data la situazione macro in Europa e il fatto che la BCE, almeno verbalmente, potrebbe opporsi a un eccessivo rafforzamento della moneta unica.

VERSO UN RIALZO DEI RENDIMENTI USA


Nell’articolo Elezioni Usa e investimenti, come cavalcare la possibile vittoria del Partito Democratico, il team di di J.P. Morgan AM segnala che dopo un minimo di 0,51% ad agosto, il rendimento del Treasury decennale è gradualmente risalito all’attuale 0,73%, proprio perché gli investitori hanno dato per scontata la possibilità di un’onda blu, e ricorda di aver previsto che i Treasury rimanessero entro il limite inferiore dell’intervallo 0,5%-1,0% fino a un cambiamento delle prospettive non li avesse spinti al rialzo. Ora l’attesa è che prima di fine anno i rendimenti si avvicinino al limite superiore, mentre anche i rendimenti dei Bund tedeschi potrebbero aumentare, perché a dicembre la BCE estenderà verosimilmente il programma di allentamento quantitativo. In gioco ci sono anche fattori tecnici: se in USA arriva l’onda azzurra, l’offerta di Treasury non potrà che aumentare per finanziare lo stimolo fiscale, e i maggiori volumi di emissioni obbligazionarie, insieme a una minor propensione all’acquisto degli investitori, dovrebbero spingere al rialzo i rendimenti obbligazionari negli Stati Uniti.

CON TRUMP IL DOLLARO SI RAFFORZA


Anche i mercati obbligazionari devono monitorare il voto negli Stati Uniti, con focus sulle politiche che saranno messe in atto dal nuovo governo. Secondo David Riley, Chief Investment Strategist di BlueBay Asset Management, una vittoria di Biden con Senato e Camera democratici rappresenta lo scenario a cui BlueBay associa stimoli fiscali più elevati, in un quadro che implicherebbe anche la fine delle politiche commerciali “America First” insieme all’imprevedibilità del Presidente Trump. Maggiori stimoli e minori guerre commerciali comportano un dollaro più debole, una ripresa economica più solida per gli USA e per il mondo, rendimenti più elevati per i Treasury e una reflazione per i settori ciclici e per gli asset emergenti. Questo scenario descritto nell’articolo “BlueBay: mercati globali appesi al Covid e alle elezioni Usa, ma la Cina cresce”, prevede tuttavia anche una tassazione più elevata per le aziende USA e maggior regolamentazione con interventi su settori importanti, come oil & gas, healthcare, tech e finanziario. Una conferma di Trump e del Senato repubblicano sarebbe invece positivo per il dollaro, ma non per i rendimenti dei Treasury, mentre l’azionario USA beneficerebbe di minori tasse e regolamentazione, dato che l’America First favorisce gli USA rispetto al resto del mondo.

DEBITO EMERGENTE IN VALUTA LOCALE BEN POSIZIONATO


Intanto Raiffeisen Capital Management ritiene che, mentre i mercati sviluppati e le emissioni emergenti in valuta forte hanno già prezzato la ripresa globale del 2021, esista uno spazio di recupero per il debito emergente in valuta locale. In Cina la crescita sembra essersi stabilizzata insieme alla domanda di materie prime, il che potrebbe mettere temporaneamente sotto pressione le valute dei paesi esportatori. Resta da vedere però se i mercati continueranno a concentrarsi sul prossimo anno, sugli ulteriori stimoli previsti e sulla ripresa globale sostenuta da banche centrali e pacchetti fiscali. Il Team di Raiffeisen Capital Management, nell’articolo “Lo scenario 2021 favorisce il debito emergente in valuta locale”, sottolinea che le obbligazioni emergenti si sono riprese bene dopo il crollo in primavera, con quelle in valuta forte che hanno tenuto molto meglio, mentre le emissioni in valuta locale sono state evitate dagli investitori attivi a livello globale. Ma se l’anno prossimo dovesse concretizzarsi una forte e sostenibile ripresa in tutto il mondo, allora le obbligazioni in valuta locale dovrebbero beneficiare di più della media, anche se non varrà allo stesso modo in tutti i paesi.

UN’OPPORTUNITA’ STORICA NELLE RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI


Un altro spunto lo offre il BlackRock Investment Institute (BII) che nell’articolo “BlackRock vede una opportunità storica nelle ristrutturazioni aziendali” osserva come non tutte le aziende abbiano potuto beneficiare allo stesso modo del supporto fiscale e monetario, in quanto soprattutto per i più piccoli l’accesso al mercato dei capitali è stato più difficile.  Ciò ha creato spazio sul mercato del credito privato per sostenere finanziariamente emittenti minori e con merito di credito più basso. Ma per cogliere queste opportunità bisogna affidarsi a gestori specializzati, in grado di determinare con precisione il rischio di credito ed evitare le perdite che potrebbero derivare da default. Secondo l’analisi del BlackRock Investment Institute si è aperta una finestra di ‘opportunità storica’ per il mercato privato, offerta dal finanziamento delle ristrutturazioni aziendali post-Covid, anche in un’ottica di diversificazione strategica, in un contesto di mercato in cui le fonti tradizionali di protezione del portafoglio, come i bond governativi, non giocano il ruolo di una volta. La casa d’investimento vede con favore il segmento del credito High Yield anche per le emissioni quotate sui mercati regolamentati, sia su base strategica che tattica, per il rendimento potenziale offerto e per la remunerazione del rischi di default.

OPPORTUNITÀ MA ANCHE RISCHI


C’è però anche chi, come Mark Holman, CEO di TwentyFour AM, avverte pericoli. L’esperto prevede che ci saranno vincitori e vinti nelle emissioni di debito in arrivo nell’ultima parte del 2020, dato che le insolvenze aumenteranno con il picco atteso nel 2021. Per gli investitori obbligazionari, alcune di queste emissioni potrebbero rappresentare delle opportunità per aggiungere un po’ di pro-ciclicità ai portafogli, mentre altre, secondo Holman, dovrebbero essere accompagnate da un forte avvertimento sul rischio collegato al virus. La caccia al rendimento è tornata e con i tassi ancorati dove sono, secondo TwentyFour AM, sarà ancora più forte di quanto visto nel ciclo precedente, quindi ci si può aspettare che la maggior parte di queste emissioni trovi ampia domanda. In ogni caso, come si legge nell’articolo “Sul mercato del credito i buoni affari non sono più garantiti”, ora più che mai gli investitori dovrebbero anche pensare a proteggere il proprio credito, dato che il tasso di insolvenza aumenta verso il picco previsto per il 2021. A differenza degli ultimi sei mesi, dove quasi tutte le nuove operazioni hanno avuto un buon andamento sul mercato secondario, secondo Holman d’ora in poi questo è tutt’altro che garantito, e bisogna quindi saper selezionare gli emittenti.
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