La nuova provocazione della Cina: "Il coronavirus è partito dall’Europa"

Il coronavirus che sta spaventando Pechino? Proviene dall’Europa, ma sarebbe risalente a un periodo molto precedente. Suona strano, visto che gli studiosi sono concordi nel ritenere che l’epidemia di Covid-19 che ha messo in ginocchio il pianeta sia partita proprio dalla Cina, esattamente da Wuhan. Ma i risultati del sequenziamento del genoma dell’epidemia in corso nella Capitale condurrebbero a un ceppo europeo predente al nuovo focolaio di Pechino.

SALMONE SOTTO ACCUSA

Dopo le accuse, rivelatesi poi infondate, contro il salmone affumicato norvegese, additato dai cinesi come vettore dell’epidemia di Pechino, dalla Cina arrivano nuove suggestioni su responsabilità esterne nella nuova infezione in corso.

CEPPO VIRALE EUROPEO

In base a studi preliminari, i funzionari cinesi hanno parlato di un ceppo virale europeo, aggiungendo che i dati sul nuovo focolaio sarebbero già stati trasmessi all’Organizzazione mondiale della sanità. I campioni analizzati, due umani e uno ambientale, sono stati raccolti l’11 giugno, giorno in cui la Cina ha registrato il primo caso di coronavirus non importato dopo mesi.

DUBBI SUL CIBO IMPORTATO

Il nuovo focolaio di Pechino è partito dal mercato alimentare di Xinfadi, una circostanza che ricorda quanto accaduto a Wuhan lo scorso dicembre. “Secondo i risultati degli studi genomici ed epidemiologici preliminari, il virus proviene dall’Europa, ma è diverso dal virus attualmente diffuso in Europa”, riporta Reuters citando un rapporto del funzionario cinese del Centro di prevenzione e controllo malattie (Cdc) Zhang Yong . “È più vecchio rispetto al virus ora in diffusione in Europa e potrebbe essersi nascosto in cibo congelato importato, o in un luogo umido e in un ambiente non disinfettato come il mercato di Xinfadi".