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BlackRock: “Il prezzo del petrolio riflette il costo dello storage”

Per Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock Italia servirebbe un ulteriore taglio della produzione per stabilizzare il prezzo del greggio. In ottica investimento, meglio l’obbligazionario dell’azionario, da preferire i finanziari americani rispetto a quelli europei

di Fabrizio Arnhold 22 Aprile 2020 13:00
financialounge -  BlackRock Bruno Rovelli coronavirus daily news investimenti petrolio

Nelle ultime due settimane i mercati finanziari hanno dato importanti segnali di ripresa. Il modello di contenimento dei contagi cinese, quindi, è replicabile anche in Europa, dove si comincia a discutere sulla ripartenza. In questo contesto va inserito il crollo del petrolio. “Se scende il prezzo, la domanda sale”, spiega Bruno Rovelli, Chief Investment Strategist di BlackRock Italia. “Ma oggi la domanda è paralizzata da una sorta di coma farmacologico”.

LA DISCESA DEI PREZZI DEL PETROLIO


Le misure imposte dall’emergenza sanitaria hanno bloccato la produzione industriale e fatto crollare la domanda, con la popolazione costretta a stare in casa. “La discesa dei prezzi non può quindi stimolare la domanda”, continua Rovelli. “In questa situazione i produttori hanno continuato a stoccare petrolio, e il prezzo del petrolio riflette proprio il costo dello storage”. Guardando ai future sul secondo, terzo e quarto contratto, si nota che, al di là della volatilità di queste ore, i prezzi sono tutti sopra i 20 dollari al barile. Con la ripresa dell’economia, la domanda dovrebbe gradualmente tornare a salire.

L’ALTERNATIVA È UN TAGLIO ULTERIORE ALLA PRODUZIONE


Cosa fare per contrastare in qualche modo il crollo dei prezzi? Per Rovelli “l’alternativa è un taglio della produzione più intenso”, rispetto a quello da 9,7 milioni di barili al giorno e “non solo da parte dell’Arabia Saudita e Russia, ma anche dagli Stati Uniti, dove la produzione non sta scendendo”. Siamo di fronte ad una produzione mondiale di petrolio ai massimi, con una domanda che è inferiore di oltre il 50 per cento. “Con un taglio alla produzione più consistente, mi aspetto nel medio-lungo termine un prezzo al barile compreso tra i 20 e 35 dollari”, aggiunge il Chief Investment Strategist di BlackRock Italia.

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GLI ALTRI SETTORI PIÙ COLPITI DALLA CRISI


Non solo quello petrolifero e i titoli energetici. Quali sono i settori più in difficoltà? “La cosa interessante di questa crisi è che i settori che stavano sovraperformando prima, lo stanno continuando a fare”, prosegue nella sua analisi Rovelli. “Mentre ci sono settori che soffrono e lo faranno anche nei prossimi mesi come il real estate commerciale, il business travel e l’hotellerie”, che risentiranno del distanziamento sociale e delle misure che resteranno per evitare ulteriori contagi.

IN ATTESA DEL CONSIGLIO UE


Giovedì 23 aprile, il Consiglio Ue dovrà esprimersi sulle misure anticrisi già discusse dall’Eurogruppo. Per Rovelli “è possibile che si arrivi ad una formulazione di un Recovery Fund”, ma non ci sono reali possibilità di una mutualizzazione del debito. E in Europa non c’è nessuna volontà di far scoppiare una crisi in Italia, a differenza del 2011-2012, perché “oggi la situazione è diversa, con un debito sostenibile nella misura in cui i tassi di interesse restano bassi”, precisa Bruno Rovelli.

UN OCCHIO AL PORTAFOGLIO


In ottica investimento, cosa è meglio preferire? “In questo contesto trovo interessante la parte di debito e dal punto di vista geografico, credo che i finanziari americani siano più attraenti di quelli europei", commenta il responsabile del team di investimento in Italia di BlackRock. L’obbligazionario investment corporate grade ha ancora valore con “performance positive ma modeste nel medio-termine”, mentre l’high yield resta interessante “con un orizzonte temporale di almeno 12 mesi”. Per l’azionario, invece, serve un arco di 24 mesi, anche se nell’immediato non dovrebbe esserci il rischio di nuovi minimi.
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