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Alliance Bernstein

Valutare i titoli azionari in un contesto di crescita ridotta

Mantenere un approccio prudente nella valutazione delle azioni è certamente giustificato, spiegano in AllianceBernstein, perché il calo della crescita globale influirà sulla stragrande maggioranza delle società

di Redazione 20 Marzo 2020 21:00

Prima del crollo causato dall’epidemia di coronavirus, i mercati azionari avevano raggiunto un livello di valutazione molto elevato, per qualcuno anche troppo elevato. Può essere logico attribuire valutazioni più elevate alle società capaci di crescere in maniera continuativa, ma si corre il rischio di pagare prezzi eccessivi. Per gli esperti del settore azionario di AllianceBernstein, gli investitori devono applicare un processo analitico rigoroso al fine di determinare un valore equo per il livello di crescita che una società sarà in grado di sostenere negli anni a venire. Pagare un multiplo troppo elevato, sottolineano, implica il rischio che la sua quotazione possa risentire di qualunque imprevisto.

UN PROCESSO DI VALUTAZIONE IN TRE FASI


In AllianceBernstein l’analisi del valore inizia con le previsioni di crescita. In una prima fase, viene elaborato un modello quinquennale delle prospettive di crescita dei ricavi e degli utili di una società, considerando fattori come la natura dell’attività, le condizioni di mercato e il contesto competitivo. Nella seconda fase si determina quale multiplo di mercato (il rapporto Prezzo/Utili) associare a questi utili; il dato relativo agli utili è poi moltiplicato per il valore prospettico della società, si aggiungono i dividendi così da determinare il valore totale tra cinque anni. Terza fase: questo valore viene “scontato”, ossia attualizzato alla data di calcolo, così da ottenere il target price corrente.

IL TASSO DI SCONTO


Il tasso di sconto che si adopera per attualizzare il valore a cinque anni è ottenuto aggiungendo a un tasso privo di rischio, generalmente il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni, un “premio” al rischio azionario, ossia l’extra rendimento richiesto dagli investitori azionari per giustificare il maggiore rischio legato al possesso di un titolo azionario rispetto a un titolo obbligazionario, e infine un rischio associato al titolo per riflettere la natura specifica della società.

È FONDAMENTALE APPLICARE MULTIPLI PRUDENZIALI


Perché questo metodo di valutazioni risulti efficace, spiegano in AllianceBernstein, è opportuno assegnare alle società multipli relativamente prudenziali, applicando un tasso di sconto che rifletta condizioni normalizzate. Nella valutazione di una società europea operante nel ramo dei beni di consumo di base di qualità elevata, ad esempio, con una crescita prevista degli utili del 10% annuo, la società di investimento statunitense utilizzava, prima della crisi da Covid-19, un tasso di sconto molto prudenziale pari all’8%. Considerati i rendimenti delle obbligazioni europee prossimi allo zero se non negativi, questo tasso di sconto è costituito quasi interamente dal premio al rischio azionario ed è quasi doppio rispetto al livello storico, forse eccessivamente prudente per un’attività così stabile.

Il giusto prezzo per ridurre la volatilità di un portafoglio azionario


Il giusto prezzo per ridurre la volatilità di un portafoglio azionario





RIDURRE IL TASSO DI SCONTO DETERMINA UN AUMENTO DEL TARGET PRICE


Va tenuto presente che adottare un tasso di sconto inferiore modifica significativamente il target price, aumentandolo. Nell’esempio citato, adottare un tasso di attualizzazione del 6% invece dell’8% si traduce in aumento del target price da 18,8 dollari per azione a 20,9 dollari; rispetto a una quotazione corrente di 17 dollari, significa raddoppiare che il rendimento atteso, dal 10,6% al 20,9%. Una soluzione efficace per provare a guardare oltre l'incertezza del momento e valutare con esattezza il valore delle società è la strategia AB Concentrated Global Equity, valutata con 5 stelle da Morningstar.
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