Volkswagen giù in Borsa per il profit warning

Volkswagen lancia un profit warning, tagliando le sue prospettive di utile e vendite. La casa automobilistica di Wolfsburg si attende un profitto operativo in crescita di almeno il 25% nel 2016-2020 rispetto alla precedente previsione di oltre il 30%, nonché previsioni di crescita delle vendite a medio termine al 20% da oltre il 25%. A seguito del profit warning, le vendite stanno penalizzando tutti i principali costruttori. Il titolo del gruppo tedesco cede a Francoforte il 3,3% a 175 euro.

I NUMERI

La casa di Wolfsburg ha confermato le sue previsioni di indicatori finanziari nell’ambito del piano strategico Together 2025+, con un free cash flow che entro il 2025 dovrebbe superare i 10 miliardi di euro. Quest’anno il flusso di cassa dovrebbe essere pari o superiore a 9 miliardi in aumento di oltre il 60% rispetto ai 5,6 miliardi del 2018. Il direttore finanziario di Volkswagen, Frank Witter, ha dichiarato che la casa automobilistica tedesca continua a perseguire obiettivi finanziari ambiziosi sia per il 2020 che per il 2025 e ha confermato le stime per l’anno in corso anche se “dovremo applicare una sistematica disciplina dei costi per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine”.

LE PREVISIONI PER L’ANNO

Il gruppo automobilistico prevede di chiudere l’anno in corso con un ritorno sulle vendite compreso tra il 6,5% e il 7,5%, una cifra che rimarrà stabile nel 2020 per arrivare tra il 7% e l’8% entro il 2025. Volkswagen dovrebbe registrare nel biennio 2019-2020 un ritorno sugli investimenti tra il 12% e il 14%, con l’obiettivo di superare questo livello entro il 2025.

I TITOLI AUTO GIÙ IN BORSA

La notizia del profit warning di Volkswagen ha avuto forti ripercussioni sui listini. L’indice Euro Stoxx 500 dell’auto è in calo dell’1,4% ed è il peggiore tra i diversi comparti in Europa. Le vendite stanno facendo segnare il segno meno a tutti i costruttori: da Fca (-2,3%), a Peugeot (-2,7%), passando per Renault (-1,2%), Continental (-1,4%) e Daimler (-1%). I titoli del comparto auto scontano, inoltre, la tensione sul fronte dazi, in attesa del possibile accordo commerciale tra Usa-Cina.