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Investire nei Mercati emergenti: istruzioni per l’uso
Capital Group punta sulla selezione delle aziende per catturare le tendenze strutturali di crescita e nei consumi nei Mercati emergenti cercando di ridurre gli effetti delle criticità dell’investimento in questa asset class
di Redazione 8 Agosto 2019 15:47
Nel corso degli ultimi anni i Mercati azionari emergenti hanno visto aumentare il loro appeal agli occhi degli investitori globali, attratti da fattori strutturali di crescita elevata che, a cascata, sostengono aspettative di generazione di rendimenti superiori a quelle dei mercati sviluppati. Per contro, chi investe negli emerging markets deve mettere in conto almeno due criticità: una volatilità piuttosto elevata e una significativa concentrazione degli indici di mercato. Di conseguenza i Mercati emergenti risultano più vulnerabili alle instabilità valutarie, alle turbolenze politiche, alle politiche monetarie delle banche centrali, e al sentiment degli investitori. Inoltre, la composizione dei principali panieri azionari evidenzia un dominio del mercato da parte di poche grandi società.
“Se si considera l’indice MSCI Emerging Market, i suoi cinque maggiori componenti pesano quasi il 20% della ponderazione totale. Inoltre ben il 74% di tale indice riguarda società asiatiche a dimostrazione anche di un'elevata concentrazione geografica. Queste due criticità tendono a rafforzarsi reciprocamente, aumentando la volatilità e amplificando i ribassi. Ecco perché occorre adottare una diversificazione da attuare tramite una serie di opportunità da ricercarsi con attenzione sul mercato” spiega Nick Grace, Principal Investment Officer della Strategia New World di Capital Group.
Una volta preso atto di queste criticità, gli investitori che puntano sui Mercati emergenti possono far leva su fattori di crescita solidi che poggiano su interessanti profili demografici e su un più alto potenziale di miglioramento della produttività. Non solo. Grazie all’ampliamento della ‘cosiddetta fascia media’, si registra un cambiamento di rilievo nella domanda di beni e servizi.
“Si nota un significativo incremento della domanda di beni e servizi sanitari, di beni di consumo di base e di servizi finanziari” puntualizza Nick Grace. Il quale, in particolare, prevede significative implicazioni positive nei settori dei viaggi e dell'aeronautica. “I cittadini dei paesi in via di sviluppo amano sempre più visitare le diverse aree geografiche non soltanto del proprio continente ma anche del resto del mondo e, sfruttando la crescente offerta dei viaggi aerei dedicati al ceto medio, dovrebbero alimentare una robusta domanda in questi due settori” riferisce Nick Grace. Secondo il quale a beneficarne in termini di aumento dei margini e dei profitti dovrebbero essere soprattutto le compagnie che gestiscono gli aeroporti, le società di viaggio, i produttori di velivoli e gli operatori alberghieri.
In parallelo, sempre in base all’analisi di Nick Grace, emerge un incremento della spese dei consumatori dei Mercati emergenti non soltanto per le necessità primarie, ma anche per i beni di lusso. “Il reddito dei consumatori dei Paesi in via di sviluppo mostra significativi aumenti che sono alla base della crescita dei ricavi di numerosi brand del lusso, in particolare quelli contraddistinti da una forte fedeltà al marchio. Si tratta di società attente all’evoluzione dei consumatori sempre più maturi dei Mercati emergenti, e che puntano con successo ai gusti che stanno iniziando a evolvere verso il lusso legato all'esperienza” specifica Nick Grace.
Certo, ammette lo strategist, per chi investe nei Mercati emergenti esistono anche altre criticità come quelle riguardanti la corporate governance, la trasparenza e le barriere normative. Tuttavia, l’approccio di investimento adottato da Capital Group, improntato ad un rigoroso stock picking – selezione accurata dei singoli titoli da inserire in portafoglio – dovrebbe permettere di cogliere le tante opportunità a medio lungo termine cercando di limitare gli effetti delle molteplici criticità che caratterizzano questa asset class.
ALTA CONCENTRAZIONE DEGLI INDICI
“Se si considera l’indice MSCI Emerging Market, i suoi cinque maggiori componenti pesano quasi il 20% della ponderazione totale. Inoltre ben il 74% di tale indice riguarda società asiatiche a dimostrazione anche di un'elevata concentrazione geografica. Queste due criticità tendono a rafforzarsi reciprocamente, aumentando la volatilità e amplificando i ribassi. Ecco perché occorre adottare una diversificazione da attuare tramite una serie di opportunità da ricercarsi con attenzione sul mercato” spiega Nick Grace, Principal Investment Officer della Strategia New World di Capital Group.
AMPLIAMENTO DELLA FASCIA MEDIA
Una volta preso atto di queste criticità, gli investitori che puntano sui Mercati emergenti possono far leva su fattori di crescita solidi che poggiano su interessanti profili demografici e su un più alto potenziale di miglioramento della produttività. Non solo. Grazie all’ampliamento della ‘cosiddetta fascia media’, si registra un cambiamento di rilievo nella domanda di beni e servizi.
VIAGGI E AERONAUTICA
“Si nota un significativo incremento della domanda di beni e servizi sanitari, di beni di consumo di base e di servizi finanziari” puntualizza Nick Grace. Il quale, in particolare, prevede significative implicazioni positive nei settori dei viaggi e dell'aeronautica. “I cittadini dei paesi in via di sviluppo amano sempre più visitare le diverse aree geografiche non soltanto del proprio continente ma anche del resto del mondo e, sfruttando la crescente offerta dei viaggi aerei dedicati al ceto medio, dovrebbero alimentare una robusta domanda in questi due settori” riferisce Nick Grace. Secondo il quale a beneficarne in termini di aumento dei margini e dei profitti dovrebbero essere soprattutto le compagnie che gestiscono gli aeroporti, le società di viaggio, i produttori di velivoli e gli operatori alberghieri.
FOCUS SUI BRAND DEL LUSSO
In parallelo, sempre in base all’analisi di Nick Grace, emerge un incremento della spese dei consumatori dei Mercati emergenti non soltanto per le necessità primarie, ma anche per i beni di lusso. “Il reddito dei consumatori dei Paesi in via di sviluppo mostra significativi aumenti che sono alla base della crescita dei ricavi di numerosi brand del lusso, in particolare quelli contraddistinti da una forte fedeltà al marchio. Si tratta di società attente all’evoluzione dei consumatori sempre più maturi dei Mercati emergenti, e che puntano con successo ai gusti che stanno iniziando a evolvere verso il lusso legato all'esperienza” specifica Nick Grace.
LA RICETTA DELLO STOCK PICKING
Certo, ammette lo strategist, per chi investe nei Mercati emergenti esistono anche altre criticità come quelle riguardanti la corporate governance, la trasparenza e le barriere normative. Tuttavia, l’approccio di investimento adottato da Capital Group, improntato ad un rigoroso stock picking – selezione accurata dei singoli titoli da inserire in portafoglio – dovrebbe permettere di cogliere le tante opportunità a medio lungo termine cercando di limitare gli effetti delle molteplici criticità che caratterizzano questa asset class.