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Semestre da record per Borse e Btp

Borse sugli scudi nel primo semestre dell’anno, chiuso con un rialzo del 15% per l’indice Msci World. E i titoli di Stato decennali italiani mettono a segno la stessa performance dei Treasury Usa

di Redazione 2 Luglio 2019 11:24

Sei mesi da ricordare: per le Borse il primo semestre del 2019 è stato il migliore della storia, e anche per i Btp decennali italiani il primo periodo dell’anno è stato più che positivo, visto che le loro performance sono state esattamente identiche a quelle dei corrispettivi titoli del Tesoro Usa.

RIALZI A DUE CIFRE


Buone notizie quindi per gli investitori azionari, visto che l’indice Msci World ha archiviato il primo semestre con un rialzo del 15%. Ancora meglio ha fatto Wall Street (+17%), ma anche l’indice delle blue chip di Piazza Affari ha messo a segno un rotondo +16%.

EFFETTO BANCHE CENTRALI


A pesare, secondo molti osservatori, è stato il cambio di rotta delle banche centrali, che per alcuni sarebbero pronte anche a lanciare un nuovo quantitative easing. E così il rallentamento dell’economia si è trasformato in una notizia positiva per i mercati finanziari, che accolgono sempre positivamente le mosse di politica monetaria espansiva.

IL RIMBALZO DI GIUGNO


Un segnale evidente di questa tendenza si è verificato a giugno, quando i mercati si sono ripresi dalla correzione (-7% a maggio) proprio sulla scia delle decisioni delle banche centrali. Nel semestre la capitalizzazione globale dei listini è salita oltre 79mila miliardi di dollari, con un aumento di 10mila miliardi.

Mercati, dopo un giugno da ricordare torna di moda il rischio


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BTP E TREASURY APPAIATI


La prima parte dell’anno ha portato con sé notizie positive anche per chi investe in titoli di Stato. Anche nei bistrattati Btp italiani: come nota Il Sole 24 Ore, dall’inizio dell’anno i titoli decennali del Tesoro italiano hanno messo a segno la stessa performance dei corrispettivi Treasury statunitensi, con un guadagno medio del 4,9%. Una performance legata soprattutto all'aumento dei prezzi collegato alla caduta dei rendimenti.

I VANTAGGI DELLA POLITICA ACCOMODANTE


Anche in questo caso le principali artefici del risultato sono le banche centrali: la Federal Reserve che si appresta a tagliare nuovamente i tassi e la Bce che ha confermato una politica accomodante per un periodo più lungo. I bond Usa hanno raggiunto questo risultato in modo graduale, mentre i titoli italiani hanno attraversato periodi di alti e bassi, soprattutto a causa delle tensioni politiche.

SPAGNA E PORTOGALLO VOLANO


Tuttavia, se si guarda al resto d’Europa il paragone non è del tutto positivo per i nostri Btp: nell’area euro i titoli decennali hanno reso in media il 5,9% nel semestre. I Bund tedeschi hanno fatto peggio, con una performance del 4,1%, ma quelli di Spagna e Portogallo, due Paesi che in passato hanno avuto gli stessi problemi dell’Italia, hanno reso rispettivamente l’8,7% e l’8,5%.

Attese & Mercati – Settimana dall'1 luglio 2019


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UN’OCCASIONE MANCATA DAI RISPARMIATORI


Peccato che questo semestre da incorniciare abbia visto partecipi i risparmiatori italiani solo in misura limitata. In base ai dati di Assogestioni, infatti, nei primi 5 mesi del 2019 la raccolta dei fondi comuni in Italia è stata negativa per 5,9 miliardi di euro, con forti deflussi soprattutto dai fondi azionari (-5,2 miliardi) e flessibili (-6,2 miliardi), soltanto in parte compensati dalle sottoscrizioni positive verso i fondi obbligazionari (+2,8 miliardi) e bilanciati (+916 milioni). Il fatto poi che sui fondi monetari euro si siano accumulate adesioni nette tra gennaio e maggio per 1,9 miliardi è la conferma di come le ferite ai portafogli accusate nel quarto trimestre del 2018 dai risparmiatori siano ancora aperte
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