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Idee di investimento – Azioni – 28 gennaio 2019

Le valutazioni sono tornate su livelli vicini alle medie storiche rendendo i mercati più resilienti agli shock. A livello tattico sembrano interessanti le azioni Cina e i settori hi tech, healthcare e beni di consumo

28 Gennaio 2019 08:53

Il TERZO PEGGIOR DECLINO DEL P/E IN 40 ANNI


Il punto davvero discriminante per gli investitori è sapere se gli USA stiano andando verso una crisi oppure no. Il modello interno di ClearBridge Investments (affiliata Legg Mason) sul rischio recessione (ClearBridge Recession Risk Dashboard) evidenzia che, pur in presenza di un lieve peggioramento rispetto al terzo trimestre, il quadro generale relativo all’ultimo trimestre dell’anno scorso resta comunque complessivamente sano.
Guardando invece alle valutazioni, si può constatare come la severa correzione dei mercati azionari abbia determinato nel 2018 il terzo peggior declino dei rapporti prezzo/utili (p/e) in 40 anni. Proprio la compressione significativa dei p/e, in abbinata a un’economia che resta ancora solida, e agli utili aziendali ancora in discreta crescita, rendono lo scenario attuale molto simile a quelli del 1984 e del 1994. Jeffrey Schulze, director e investment strategist di ClearBridge Investments, nell’articolo Wall Street, potenziale di rialzo elevato nonostante i rischi segnala anche tratti in comune tra l’attuale situazione e quella del 2015-2016, in cui la politica economica aggressiva da parte della Federal Reserve, il dollaro in apprezzamento, il petrolio in caduta libera e i timori sulla crescita della Cina furono alla base di un periodo di forte turbolenza sui mercati tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Anche in quella circostanza, ricorda Jeffrey Schulze, si poté assistere a un successivo sostanzioso rimbalzo dell’S&P500 grazie al fatto che non si registrò alcuna recessione negli USA, la Cina non precipitò in un hard landing, mentre una Fed meno aggressiva raffreddò il biglietto verde sui mercati.

CRESCITA STABILE E VALUTAZIONI INTERESSANTI


Come spiega nell’articolo Usa e resto del mondo, il dilemma degli investitori  Nadia Grant, responsabile azionario Usa – Emea di Columbia Threadneedle Investments, guardando al 2019, questo contesto ha fatto sì che sul mercato azionario si osservino multipli di valutazione interessanti. Grant prevede che “l’espansione economica continui ad attestarsi sopra la media, che l’inflazione resti favorevole e che la crescita degli utili si aggiri intorno a un buon 8-10%, comunque al di sopra della media”. Su queste premesse, il rapporto prezzo/utili prospettico dell’indice S&P 500 è pari a circa 15 volte, leggermente al di sotto della media di 16 volte. Di conseguenza, il mercato quota a sconto rispetto alle medie storiche, pur dando prova di una crescita più rapida.

MERCATI AZIONARI PIU’ RESILIENTI AGLI SHOCK


Una tesi sostanzialmente sostenuta pure da Keith Wade, chief economist and strategist di Schroders nell’articolo Nel 2019 mercati più attrezzati contro possibili shock negativi.
“Riteniamo che le politiche fiscali possano compensare buona parte delle implicazioni della prevista contrazione delle liquidità sui mercati”, sostiene Keith Wade. Dal suo punto di vista, l’esperto resta preoccupato soprattutto sul fronte delle tensioni commerciali (destinate secondo lui a proseguire). D’altro canto, però, la severa correzione dei mercati occorsa nel terzo trimestre 2018, ha riportato le valutazioni azionarie a livelli meno esagerati, con i rapporti prezzo-utili (p/e) che si trovano al di sotto delle loro medie rolling a dieci anni. “Questo non assicura agli investitori che i rendimenti di quest’anno siano sicuramente positivi. Tuttavia certifica che il posizionamento dei mercati è tale da consentire loro di risultare più resilienti agli shock rispetto all’anno passato”, conclude Keith Wade.

AZIONI CINA PRONTE A UN RIMBALZO


Nel frattempo, come fa notare Jian Shi Cortesi, portfolio manager per l’azionario asiatico e cinese di Gam Investments nell’articolo La partita Usa-Cina e l’impatto sul dollaro la guerra commerciale continuerà a essere il tema dominante che influirà sul sentiment degli investitori e sull’andamento dei mercati azionari nel 2019”. Gli investitori, infatti, si sono tenuti alla larga dai titoli azionari cinesi e le valutazioni sono scese su livelli molto bassi. Per questo motivo, “eventuali progressi nei negoziati commerciali tra i due Paesi nel corso del 2019 rappresenteranno un fattore estremamente positivo per le azioni cinesi. Basterebbe che il sentiment del mercato passasse da ‘molto pessimista’ a ‘meno pessimista’ per assistere a un rimbalzo di tali azioni rispetto ai bassi livelli attuali.

FOCUS SU HI TECH, HEALTHCARE E BENI DI CONSUMO


Greg Johnson Gestore di Portafoglio di Capital Group, dal canto suo, suggerisce infine un approccio originale per valutare i mercati e i possibili guadagni futuri. “Benché i risultati passati non siano indicativi di quelli futuri, le serie storiche suggeriscono agli investitori una certa prudenza sulle aspettative di guadagno futuro” fa sapere nell’articolo Wall Street: healthcare, tecnologia e beni di consumo in vetrina Greg Johnson, tuttavia, è importante anche ricordare come buona parte delle roboanti performance del settore tecnologico e di quello dei beni di consumo statunitensi sia stato generato da un limitato elenco di compagnie mentre gran parte del resto del listino azionario americano è rimasto su valutazioni molto più contenute. “Dal momento che la volatilità sarà probabilmente elevata e che gli andamenti delle singole aziende saranno molto differenti gli uni dagli altri, risulterà determinante investire in modo selettivo” puntualizza Greg Johnson. A questo proposito, l’esperto cita l’esempio delle implicazioni del processo di rinnovamento delle linee di prodotti con potenziali farmaci di successo. Un trend che, dopo anni difficili per i titoli farmaceutici e biotech, potrebbe rilanciarne le quotazioni in Borsa. “Due esempi in questo ambito sono le compagnie biotech Abbvie e Gilead Sciences che hanno diverse terapie antitumorali in una fase avanzata di sviluppo” rivela Greg Johnson.
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