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Wall Street, il fascino discreto (e meno noto) del settore utilities

I titoli del settore utilities hanno battuto l'S&P 500 negli ultimi mesi di turbolenza, ma forse quello che non tutti sanno è che vantano una performance nel lungo periodo superiore alla media di mercato

2 Gennaio 2019 09:47

Il settore utilities di Wall Street è stato il migliore durante le turbolenze del mercato post-settembre. Infatti, dal 3 ottobre al 9 dicembre 2018, mentre l’indice S&P500 ha perso dieci punti percentuali e l’indice Nasdaq composite il 13,2%, il settore delle utilities si è addirittura apprezzato del 4,8%. Ma forse quello che non tutti gli investitori sanno è che il settore utilities risulta vincente rispetto alla media di mercato anche nel lungo periodo, con l’eccezione dei 10 anni.

MEGLIO DELL’S&P500 A 5 E A 15 ANNI


Negli ultimi 5 anni, per esempio, il settore delle utilities ha messo a segno un rialzo del 53,7% contro il +45,9% dell’S&P500 e negli ultimi 15 anni un incremento di valore del +197% contro il +148% dell’S&P500. Sulla distanza dei 10 anni, invece, l’S&P500 ha guadagnato il 201% mentre le utilities non sono andate oltre il +108,5%: pur includendo i dividendi del periodo, l’indice S&P 500 (+262%) la spunta sulle utilities (+201%).

DIECI ANNI MOLTO PARTICOLARI


Tuttavia, la performance degli ultimi 10 anni è un po’ ingannevole. È necessario considerare cosa è successo prima che iniziasse questo periodo di 10 anni. L'indice S&P 500 ha perso il 34% (compresi i dividendi reinvestiti) per due anni fino al 6 dicembre 2008, mentre il settore delle utility ha subito un calo limitato a circa un terzo (-13%): questo ha reso il punto di partenza per il calcolo degli ultimi 10 anni molto più favorevole all’S&P500 che al settore delle utilities.

LA FRENATA DEI FAANG


Certo negli ultimi 5 anni, il settore della tecnologia , guidato dalla performance ponderata sul mercato delle società FAANG (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google-Alphabet), non ha avuto rivali (+71,5% la performance del Nasdaq composite contro il già citato +53,7% delle utilities) ma è anche vero che da fine settembre proprio queste azioni sono quelle che hanno registrato le peggiori correzioni, nonostante la rapida crescita dei ricavi e dei profitti.

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UN SETTORE CRITICO PER FAMIGLIE E AZIENDE


Questo conferma l'importanza del settore delle utilities nel lungo periodo: come testimoniano i rendimenti a 15 anni le persone e le aziende hanno bisogno di servizi in quello che è un settore critico protetto dalle autorità di regolamentazione. Le compagnie del settore premiano gli investitori con pagamenti stabili dei dividendi che, di norma, risultano circa il doppio della media dell’S&P500.

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UTILIZZARE FONDI A GESTIONE ATTIVA


Inserire quindi una quota di utilities nel portafoglio azionario per il lungo periodo può costituire una scelta appropriata, soprattutto in questa fase nella quale le valutazioni dei settori che più hanno brillato (tecnologia, ma non solo) sembrano aver esaurito il propellente per l’accelerazione. A questo proposito vale la pena considerare il ricorso ad un buon fondo o comparto di SICAV azionario specializzato sulle utilities: tramite la gestione attiva il team del fondo potrà selezionare le compagnie dei servizi di pubblica utilità con i bilanci più solidi e con le migliori prospettive di crescita.
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