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Tassi ipotecari USA in calo, ma potrebbe essere troppo tardi per il mercato

Secondo la Mortgage Bankers Association le richieste di mutui per le case di nuova costruzione negli USA stanno crollando: possibile una contrazione delle future vendite con problemi per il mercato immobiliare e per l'economia

30 Novembre 2018 09:36
financialounge -  ciclo economico immobili mutui recessione USA

Se i consumi costituiscono, anche durante questo prolungato periodo di espansione, il pilastro dell’economia statunitense, il mercato immobiliare è senza dubbio un altro attore protagonista della crescita. Ecco perché le nubi che sembrano addensarsi nel cielo del real estate statunitense destano più di una preoccupazione sulla futura crescita economica americana. Scopriamo insieme come stanno le cose.

TASSI MUTUI IPOTECARI IN CALO


La fotografia scattata venerdì 23 novembre sul mercato immobiliare statunitense segnala che il tasso medio dei mutui ipotecari a 30 anni si è attestato al 4,53%, rispetto al 3,99% del 2017. Ma nell’ultima settimana, mentre i mercati finanziari erano scossi da nuove turbolenze, i tassi per i mutui per la casa hanno invertito la direzione virando al ribasso. Il tasso fisso ipotecario a 30 anni era in media al 4,81% nella settimana del 21 novembre, in calo di 13 punti base (-0,13%), ha riferito il fornitore di finanziamenti ipotecari Freddie Mac. Si tratta del più esteso calo settimanale dal gennaio 2015 e il livello di tasso più basso dall'inizio di ottobre. L'ipoteca a tasso fisso a 15 anni, invece, si attestava in media al 4,24%, in calo di 12 punti base (-0,12%) durante la settimana, mentre il tasso misto a 5 anni era in media al 4,09%, in calo dal 4,15% precedente.

IL FARO DEI TREASURY USA A 10 ANNI


Si ricorda che i mutui a tasso fisso seguono l’andamento del titolo di stato (Treasury) Usa a 10 anni, sebbene con un leggero ritardo. La settimana scorsa, mentre infuriavano le vendite sul mercato azionario globale, le obbligazioni sono tornate a recitare il ruolo di rifugio sicuro per gli investitori determinando un aumento dei prezzi e un calo dei rendimenti (che si muovono in direzione opposta ai prezzi) del decennale che ha toccato il livello più basso da sei settimane a questa parte.

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SEGNALI NEGATIVI DAL MERCATO IMMOBILIARE


Nel frattempo, una serie di nuove informazioni sul mercato immobiliare hanno permesso di farsi un’idea più nitida del settore. Per esempio, se è vero che le vendite di case di proprietà sono aumentate a ottobre, è altrettanto vero che risultano decisamente inferiori rispetto allo scorso anno. I costruttori hanno inaugurato più case ma la domanda non è stata sufficiente a coprire l’offerta. Infatti, come rivela la Mortgage Bankers Association, le richieste di mutui per le case di nuova costruzione stanno crollando, attestandosi su valori molto più bassi rispetto a quelli di un anno fa.

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PROBLEMI ALL’ORIZZONTE


Secondo gli analisti di mercato, sebbene non si possa escludere che aumentino gli acquisti di nuove case tramite contanti sulla scia dell'aumento dei tassi d'interesse, è probabile che il crollo delle richieste di mutui rappresenti un segnale di allarme predittivo sulle vendite di nuove case nei prossimi mesi. In ogni caso, sia che aumenti l’uso dei risparmi familiari per l’acquisto di case (che significa meno risorse da destinare ai consumi) e sia che diminuiscano le vendite future di appartamenti, sembra piuttosto probabile che possano esserci all’orizzonte problemi per il mercato immobiliare e per l'economia.
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