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Dai policy maker il possibile disco verde per un rally in Europa e negli emergenti

I listini di Europa e Giappone evidenziano sconti del 20% rispetto a Wall Street e quelli emergenti addirittura del 33%: se i policy maker non commettono vistosi errori un recupero è possibile.

5 Settembre 2018 10:40

L’analisi dell’andamento dei mercati finanziari in agosto offre un’interessante chiave di lettura sulle prospettive per i prossimi mesi. Ne sono convinti gli esperti di Euromobiliare AM, attratti dalle significative divergenze di performance da inizio anno sempre più marcate che, proprio nel mese di agosto, si sono ulteriormente ampliate.

WALL STREET CONFERMA LA LEADERSHIP


Un fenomeno che riguarda sia l’ambito azionario che quello obbligazionario. Tra i listini azionari, Wall Street conferma la propria leadership con gli indici S&P500 e Nasdaq che nel mese appena concluso hanno stabilito nuovi record storici.

Video - Radar del 3 settembre 2018


Radar del 3 settembre 2018





TURCHIA E ARGENTINA PESANO SUL DEBITO EMERGENTE


In ambito obbligazionario, invece, a fronte di una sostanziale tenuta degli indici obbligazionari societari (sia quelli relativi agli emittenti investment grade che quelli high yield), il debito emergente ha accusato cedimenti in corrispondenza dell’escalation della crisi della Turchia e dell’Argentina. Da segnalare inoltre il riacutizzarsi delle tensioni sulle attività finanziarie italiane, con lo spread (differenziale di rendimento) tra BTP e bund decennali tornato in area 300 punti base.

NESSUN FLY TO QUALITY


“Tuttavia - tengono a segnalare i professionisti di Euromobiliare AM - i rendimenti dei governativi core (in particolare quelli della Germania) hanno registrato un lieve calo, a dimostrazione che queste tensioni non hanno, almeno per ora, innescato un violento fly to quality (forte inclinazione degli investitori verso i beni rifugio e di qualità, ndr)”.

IL FILO ROSSO CHE UNISCE I FOCOLAI DI CRISI


Gli esperti di Euromobiliare AM ritengono che l’inadeguatezza delle politiche fiscali e monetarie fino ad ora adottate o prospettate rappresentino, dal punto di vista degli investitori, il filo conduttore che accumuna un po’ tutti questi focolai di crisi. Detto questo, non si può non notare come le valutazioni dei mercati siano state impattate dalle divergenze appena descritte.

Mercati azionari, perché Wall Street e zona euro sono su due binari diversi


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EUROPA, GIAPPONE E EMERGENTI A SCONTO


“In ambito azionario, i listini delle principali aree geografiche mostrano rispetto agli Stati Uniti sconti che vanno dal 20% di Europa e Giappone al 33% degli emergenti, valori che in prospettiva storica risultano piuttosto elevati in un contesto non recessivo” sottolineano i professionisti di Euromobiliare AM. Secondo i quali, sebbene valutazioni così convenienti non costituiscano mai una condizione sufficiente per un rally, nel momento in cui i policy maker non commettessero errori vistosi, ci sarebbe un certo potenziale di recupero.
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