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Fondi, enigmatico ritorno di fiamma per i monetari a giugno

I sottoscrittori italiani hanno indirizzato 3,9 miliardi di euro sui fondi monetari a giugno. Forse per parcheggiare i risparmi prima di effettuare investimenti di medio lungo termine.

25 Luglio 2018 11:35

Tra i dati della raccolta mensile dell’industria italiana del risparmio gestito appena diramati da Assogestioni attira senz’altro l’attenzione il fatto che, per il secondo mese consecutivo, il saldo finisca in rosso (-579 milioni a giugno dopo i -6,9 miliardi di maggio). Certo, dopo diversi anni di sottoscrizioni a pioggia, inanellare due mesi di fila in rosso suona un po’ come un campanello d’allarme. Tuttavia, degno di attenzione è anche l’ingente flusso di adesioni a favore dei fondi monetari (+3,9 miliardi), al punto di riuscire a riportare in attivo il saldo di categoria da inizio anno (538 milioni).

RENDIMENTI NEGATIVI DA INIZIO 2018 E A 12 MESI


Purtroppo non si conoscono i dettagli (forse ne sapremo di più in occasione dei dati trimestrali del secondo trimestre all’interno dei quali Assogestioni aggiunge più particolari per le singole sotto categorie di fondi) ma una cosa non sembra quadrare: perché sono stati scelti fondi che da inizio anno accusano perdite medie dello 0,6% e che negli ultimi 12 mesi hanno registrato un calo medio del valore delle quote dello 0,9%? Performance che, alla luce della politica monetaria annunciata da Mario Draghi (la BCE non dovrebbe toccare i tassi della zona euro almeno fino all’estate del 2019), sembrano inevitabilmente destinate ad essere replicate anche nei prossimi 3-6 mesi (se non addirittura per i prossimi 12 mesi).

Fondi comuni, una questione di fiducia


Fondi comuni, una questione di fiducia





TASSO DEI DEPOSITI BCE A -0,40%


Questo per il semplice fatto che il tasso dei depositi Bce (ovvero quello di finanziamento delle banche presso la banca centrale europea) resta al -0,40% e questo è, di fatto, il rendimento di riferimento del mercato monetario euro. Forse i dati di Assoreti (attesi per fine mese) ci faranno capire se anche le reti dei consulenti delle principali reti hanno spinto questa tendenza con la propria clientela.

I PREZIOSI CONSIGLI DEI CONSULTI


Se così fosse, potrebbe magari dire che, in una fase piuttosto complessa per riuscire a interpretare i mercati e con le tensioni internazionali (dazi commerciali) e politiche (instabilità in Italia e in Germania) in aumento, i consulenti hanno consigliato ai clienti di parcheggiare momentaneamente i risparmi sui fondi monetari in attesa di capire meglio l’evoluzione dei mercati prima di assumere, insieme a loro, decisioni di investimento di medio lungo termine.

 
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